Abusata in casa per 11 anni, da quando lei aveva solo 6 anni, a Jesi, in provincia di Ancona. Le violenze sono continuate – secondo quanto riportato da Ancona Today – fino a quando la ragazza ha compiuto 17 anni. L’aggressore, invece, è il suo fratellastro, 11 anni più grande di lei, imprenditore edile jesino che ora vive in Abruzzo. La ragazza che oggi ha 27 anni ha tenuto dentro tutto per molto tempo, poi ha trovato il coraggio di parlarne e denunciare.
Degli abusi continui, la ragazza racconta di non essere riuscita a ribellarsi perché i suoi genitori “si erano separati, spesso rimanevamo soli a casa con nonna e lui era l’unico che si prendeva cura di me – scrive il quotidiano dorico – mi diceva che ero bella, gli piacevo, a me quelle cose facevano schifo“. “Dal mio fratellastro dipendeva il mio sostentamento. Non avevo altra scelta che rimanere sotto il suo potere“, ha spiegato la ragazza.
Alla fine la vittima non ha retto, ha avuto un crollo psicologico ed è finita in cura per una depressione. Poi nel 2019 ha sporto denuncia in questura, dopo essersi aperta prima con la madre e poi con l’allora fidanzato. L’uomo ora è finito a processo per violenza sessuale aggravata davanti al collegio penale presieduto dalla giudice Francesca Grassi.
Giovedì scorso, riporta Ancona Today, sono stati sentiti in tribunale, i primi testimoni dell’accusa: la madre della vittima, il suo ex fidanzato e anche un’amica. “Pensavo si volessero bene come fratelli”, ha detto la madre della ragazza che non si è mai accorta di nulla. E la vittima ha provato, una volta, anche a far confessare il suo aggressore, attirandolo ad un appuntamento dove, di nascosto, c’era anche il fidanzato. Ma la registrazione che erano riusciti a raccogliere era incomprensibile, secondo quanto emerso durante il dibattimento in aula, ed è stata poi cancellata. La 27enne si è costituita parte civile nel processo. La prossima udienza sarà il 19 settembre.