Cronaca

Capri, ripristinata la fornitura d’acqua. Revocata l’ordinanza del sindaco aveva “chiuso” l’isola ai turisti

Emergenza finita e ordinanza revocata. È stata ripristinata la fornitura d’acqua a Capri e il sindaco Paolo Falco ha quindi ufficialmente revocato l’ordinanza per impedire gli sbarchi ai non residenti, firmata in conseguenza della mancata erogazione idrica. Tirano un sospiro di sollievo i cittadini e gli operatori turistici di Capri e di Anacapri, che temevano il perdurare di una situazione di rischio per la vivibilità ma anche per l’economia locale in un periodo di massima frequentazione dell’isola. In una nota pubblicata sulla pagina web del Comune caprese, si ringraziano “i volontari della Protezione Civile, i dipendenti comunali, gli operatori turistici e i cittadini tutti per la comprensione e la collaborazione dimostrata durante l’emergenza”.

Che la situazione stesse ritornando alla normalità era già emerso sabato pomeriggio quando la Gori, che gestisce il servizio idrico in 75 comuni delle province di Napoli e Salerno, ha informato che “a partire dalle ore 18, salvo imprevisti, potrà essere regolarizzato gradualmente il rispristino del servizio idrico alle utenze dell’Isola di Capri”. Il guasto improvviso alla condotta adduttrice che serve la Penisola Sorrentina e l’Isola di Capri si è verificato giovedì 20 giugno presso la Strada Statale 145, nel comune di Castellammare di Stabia, “ma il problema è stato individuato e risolto. È completato, pertanto, il riempimento della condotta sottomarina per Capri ed è stato avviato il servizio alle prime utenze”. La rottura della condotta aveva spinto il sindaco dell’isola, Paolo Falco, a emettere una ordinanza da sabato mattina di divieto di accesso, ad eccezione di chi aveva già una prenotazione in albergo.

“L’erogazione idrica a Capri dovrebbe normalizzarsi intorno alle 20. Il problema tecnico che aveva bloccato le forniture, una bolla d’aria nella condotta dalla terraferma, è stato risolto” aveva fatto sapere il prefetto di Napoli, Michele di Bari. La bolla d’aria si era creata in seguito alla grossa falla, poi riparata, verificatasi giovedì 20 giugno alla condotta adduttrice che serve sia l’isola di Capri che la Penisola sorrentina. In serata è previsto che l’erogazione tornerà normale in tutta l’isola.

Le ordinanze – In un primo momento era stato deciso che potevano sbarcare solo i residenti perché senza approvvigionamenti, aveva spiegato il primo cittadino, è impossibile garantire i servizi essenziali tenendo conto delle “migliaia di persone” che quotidianamente si recano a Capri nella stagione turistica. Risultavano a secco alcune zone isolate del comune di Anacapri. A rifornire la rete sono però c’erano i serbatoi locali che, in assenza di rifornimenti dalla terraferma, però rischiavano di esaurirsi.

“La situazione igienico sanitaria è esplosiva, abbiamo preso le nostre contromisure, attivato l’unità di crisi e fatto ordinanza restrittiva” aveva spiegato Falco. “Insieme con il sindaco di Anacapri da stanotte lavoriamo con la Prefettura e tutti gli organi preposti. Sono sbarcate centinaia di persone, abbiamo fatto un’ordinanza restrittiva. Da ieri Gori (responsabile della fornitura idrica, nda) non ci ha dato chiarezza e non ci ha permesso di poter intervenire adeguatamente, ci hanno garantito che l’acqua sarebbe arrivata”.

All’origine dei problemi il guasto improvviso alla condotta adduttrice che serve la Penisola Sorrentina e Capri, verificatosi giovedì 20 giugno presso la Strada Statale 145, nel comune di Castellammare di Stabia. I lavori di riparazione, spiegava Gori, “sono stati completati nei tempi previsti”, tuttavia “alla riapertura del flusso idrico si sono presentate problematiche tecniche che determinano ancora carenze idriche in diverse località”.

La bolla d’aria – Si ipotizzava che all’interno delle tubazioni possa essersi creata una bolla d’aria o un accumulo di materiale che impedisce all’acqua di arrivare nella rete di distribuzione isolana. Sull’isola al comunque non si sono registrati particolari problemi, anche se i sindaci avevano raccomandato di contenere al massimo i consumi. Molti alberghi sono dotati di serbatoi autonomi, così come molte abitazioni, ma per precauzione la popolazione ha fatto incetta d’acqua minerale in negozi e supermercati. Lo stop allo sbarco dei turisti ha però provocato conseguenze nei porti di partenza verso l’isola azzurra, a cominciare dal Molo Beverello di Napoli dove si sono registrate lunghe file di passeggeri alle biglietterie.

La prima ordinanza del sindaco caprese è stata notificata poco dopo le 9 (in qualche caso da parte delle forze dell’ordine direttamente ai botteghini delle compagnie), provocando lo stop immediato ed è stata successivamente integrata. Le navi e gli aliscafi che erano già partiti per Capri sono stati contattati via radio dall’autorità marittima che ne ha disposto il ritorno in porto e lo sbarco dei passeggeri.

La rottura della condotta adduttrice DN 600 si è verificata nel tratto scoperto che ricade in località Pozzano, in una posizione particolarmente impervia, che – partendo da Gragnano – trasporta l’acqua verso la penisola e l’isola. La cascata ha investito i lidi sottostanti che sono stati evacuati insieme ad alcune abitazioni per motivi di sicurezza, dopo l’intervento sul posto dei carabinieri. Durante gli interventi di ripristino è stata interrotta la fornitura a Vico Equense, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento, Massa Lubrense e Capri.