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La sparata di Farage: “l’Occidente ha provocato la guerra in Ucraina, ammiro Putin”. Sunak: “False e pericolose tesi”

È stato l’Occidente a provocare la guerra in Ucraina. È in sintesi la lettura del leader del partito di estrema destra populista britannico Reform Uk, Nigel Farage, ricandidatosi a sorpresa alle prossime elezioni, dell’invasione russa a danni di uno stato sovrano nel febbraio del 2022. Il politico, fautore della Brexit e con posizioni di ultra destra, ha affermato che l’Occidente ha “provocato” la guerra in Ucraina con “l’espansione della Germania e dell’Unione Europea verso Est“. Inoltre ha aggiunto che non gli piace Vladimir Putin “come persona” ma che “lo ammira come leader politico”.

Un intervento sulla Bbc, a meno di due settimane delle elezioni inglesi del 4 luglio, contro cui ha reagito con forza il premier inglese Rishi Sunak: “Questo è completamente falso e gioca solo a favore di Putin”. Queste tesi, ha aggiunto Suniak, “sono pericolose per la sicurezza della Gran Bretagna e dei suoi alleati, che contano su di noi, e non fanno altro che rafforzare Putin”. “Questo è un uomo che ha utilizzato agenti nervini per le strade della Gran Bretagna e che stringe accordi con Paesi come la Corea del Nord”, ha detto Sunak, riferendosi a Putin. “E questo tipo di accondiscendenza è pericolosa per la sicurezza della Gran Bretagna, dei nostri alleati che contano su di noi e non fa altro che incoraggiare ulteriormente Putin”, ha aggiunto Sunak a Sky News in vista delle elezioni politiche del 4 luglio. Londra è uno dei paesi più impegnati nel sostegno a Kiev dall’inizio dell’invasione.

Contro Farage anche il ministro degli Interni James Cleverly su X: “Farage fa eco alla spregevole giustificazione di Putin per la brutale invasione dell’Ucraina”. Secondo molti osservatori sembra che il partito di Farage, un leader che ebbe un ruolo cruciale ai tempi della Brexit, stia registrando una forte crescita a nei sondaggi, avvicinandosi – o addirittura superando – il Partito conservatore oggi al governo.