Non si ferma la corsa di Jannik Sinner nel torneo 500 di Halle, uno dei più importanti appuntamenti pre-Wimbledon della stagione su erba. L’azzurro conquista la prima finale in carriera su questa superficie al termine della semifinale contro il cinese Zhizhen Zhang, superato con il punteggio di 6-4 7-6. Il numero 1 del mondo andrà adesso alla caccia non solo del primo titolo sull’erba, ma anche del quarto stagionale dopo gli Australian Open, l’Atp 500 di Rotterdam e il Masters 1000 di Miami. Tra lui e il trionfo numero 14 in carriera adesso c’è il rivale-amico Hubert Hurkacz, vittorioso nell’altra semifinale su Alexander Zverev e già campione in Germania nel 2022.
Una vittoria che ricalca quelle ottenute nei turni precedenti contro Griekspoor, Marozsan e Struff. Questa volta non ci sono stati set concessi all’avversario, ma Sinner ha vinto ancora controllando le situazioni più delicate (poche in questa semifinale), per poi alzare il livello nei momenti più importanti. Una gestione della partita pragmatica, concreta, chirurgica. Insomma, un nuovo successo d’autorità, da vero numero 1 del mondo. Questa prima finale in carriera sull’erba non era scontata. Il passaggio dalla superficie rossa e quella verde racchiude sempre qualche insidia. Basti pensare alle sconfitte precoci di Carlos Alcaraz al Queen’s, o a quelle di Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas qui ad Halle. L’adattamento per Sinner è quindi completato, la condizione fisica e tecnica in aumento. In vista di Wimbledon c’è ancora del lavoro da fare, ma il tempo non manca, e riuscire a conquistare una finale in un torneo prestigioso come Halle, senza essere ancora al massimo della forma, è un grande messaggio inviato a tutti gli avversari.
Primo set chirurgico e senza affanni – Come accade spesso quando si gioca una partita su erba, l’inizio è caratterizzato dai turni di servizio. Il cinese rischia qualcosa sul 2-2 e sul 3-3, senza però concedere palle break e riuscendo sempre a trovare l’aiuto decisivo della battuta. Dall’altra parte, Sinner non sembra risentire delle fatiche accumulate nelle partite precedenti, e alla prima occasione utile rompe l’equilibrio. Sul 4-4 arriva il secondo doppio fallo del cinese, la prima palla break del match, il rovescio sotto alla rete di Zhang. Un allungo che porta alla chiusura anche del primo set pochi minuti dopo. L’azzurro si costruisce due chance; sulla prima è troppo lezioso con la palla corta, sulla seconda invece è risoluto e autorevole con un ace esterno: 6-4.
Secondo set di lotta e mentalità – Zhang prova a scuotersi dopo aver perso il primo parziale nonostante un buon tennis, e si affida di nuovo al servizio alzando il livello. Sinner non ha occasioni, e non ne concede a sua volta. Sul 3-3 l’azzurro si spinge fino ai vantaggi ma senza arrivare a palla break. Stessa situazione anche sul 4-4, e stesso esito. Zhang stringe i denti, si garantisce il tie-break e poi si trova all’improvviso tra le mani un set-point grazie al primo doppio fallo di Sinner. Problemi? Nessuno. Il numero 1 del mondo non si scompone e con un grande diritto annulla. Si va la tie-break. Sinner sfrutta la situazione e parte subito con un mini-break. Zhang prima recupera, poi regala ancora, e questa volta l’azzurro consolida il vantaggio fino a issarsi sul 5-2. La partita ormai è segnata, nuovo errore del cinese e quattro match point consecutivi. Il primo si esaurisce in rete, così come il secondo. Solo che in quest’ultimo caso l’errore è del cinese: 7-6. E domenica sarà festa azzurra nei due tornei più prestigiosi prima dello Slam londinese, con Lorenzo Musetti in finale al Queen’s. Una domenica fantastica in questa nuova era del tennis azzurro.