Si rafforza l’ipotesi del meteorite per il caso del boato in Toscana, avvenuto giovedì 20 giugno e avvertito in varie località della regione, inizialmente e erroneamente attribuito dai social a un terremoto. A scatenarlo potrebbe essere stato il passaggio di un meteorite.

Tutto è avvenuto intorno alle ore 16.25. I centralini dei Vigili del fuoco sono stati presi d’assalto dalla provincia di Grosseto all’Elba, fino a Livorno. Proprio nell’arcipelago toscano il boato è stato sentito in maniera particolarmente forte. “Tanta gente è uscita di casa, è scesa in strada. La paura è stata tanta perché quel suono, quel boato, davvero non si era mai sentito”, hanno raccontato alcuni testimoni a La Nazione. La teoria del terremoto è stata immediatamente esclusa dall’Ingv e ora tra le opzioni principali c’è quella di un meteorite che potrebbe essere entrato in contatto con l’atmosfera a sud di Montecristo: “Dall’energia liberata, dall’altezza e dalla traiettoria si può ipotizzare che si sia trattato di un bolide“. Bolide che però non è stato visto “a causa della foschia dello scirocco, anche se con la luce del sole è molto difficile vedere questi corpi asteroidali”, ha spiegato a Il Tirreno Marco Morelli, responsabile dell’Istituto geofisico toscano.

I bolidi possono provocare rumori che assomigliano a tuoni lontani o esplosioni. Questi boati vengono generalmente percepiti da 1 a 3 minuti dopo l’apparizione del bolide, in quanto il suono viaggia ad una velocità di circa 0,3 km/s e impiega più tempo rispetto alla luce per raggiungere le persone. In più, sono percepibili solo i suoni generati a un’altezza non superiore a 50 chilometri. Ad altezze maggiori infatti questi vengono riflessi verso l’alto e finiscono per perdersi nell’alta atmosfera.

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