Dopo la sfilata di Roma dello scorso weekend, l’Onda Pride ha riempito le strade di altre nove città. La grande manifestazione a sostegno dei diritti delle persone lgbtqia+ organizzata da Arcigay e dalle altre associazioni locali e nazionali è stata accolta a Palermo, Ancona, Varese, Lecco, Lodi, La Spezia, Vicenza, Cosenza e Frosinone. Oltre 100mila le persone in corteo in Sicilia, dicono gli organizzatori, e migliaia nelle Marce, dove la Regione (a guida Fdi) non ha concesso il patrocinio.
“La misura per noi è già colma da parecchio, eppure questa destra meloniana ci colpisce quotidianamente con rigurgiti del Ventennio e crociate d’odio”, ha dichirato poco prima dell’inizio dei cortei Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. “L’ormai ex candidato sindaco di Torre del Greco, Carmine Alfano, ci vuole ai forni crematori. E se qualcuno gli chiede conto di quello che dice, risponde che è ‘goliardia’. Roba che vorrebbe divertire, far ridere, addirittura. Nel frattempo in Parlamento continua la gara per creare cavilli per immaginare l’incarcerazione degli omosessuali. Per la Lega i gay che hanno utilizzato la maternità surrogata vanno messi in prigione fino a dieci anni. Non vedevano l’ora, verrebbe da pensare. Perché visto il contesto, sembrerebbe il carcere per gli omosessuali l’obiettivo, e non il contrasto a una pratica di procreazione”. E ha concluso: “Questa destra è spaventosa, non ci stancheremo di dirlo: si trastulla con le pratiche del nazifascismo e immagina un mondo di padri in carcere per il solo fatto di essere padri e omosessuali. Contro la destra dei forni crematori e del carcere per i gay noi oggi abbiamo riempito le strade di nove città, da Nord a Sud. La nostra voce è già un boato“.