L’inchiesta di Fanpage sui giovani di Fratelli d’Italia? Quando si parla di fascismo, immediatamente giornali e tv si scatenano, come se il fascismo fosse un problema reale. In realtà, non esiste. Anche il saluto romano non è il saluto fascista, quindi non c’è niente di male nel farlo. Criminalizzare un saluto è veramente ridicolo. Ognuno fa quello che vuole. Se non ci fosse questa questione del fascismo, la sinistra non avrebbe nulla da dire. Sono anni che parla solo del fascismo ma dov’è ‘sto fascismo?”. Sono le parole di Vittorio Feltri, ospite de L’aria che tira (La7), sull’inchiesta di Fanpage sulla base giovanile di Fratelli d’Italia, che bolla come “quattro cretini” che fanno solo folclore.

Il giornalista e politico di Fratelli d’Italia poi sbotta irrimediabilmente contro la filosofa Donatella Di Cesare quando definisce “divertente” la frase shock sui forni crematori, pronunciata da Giuseppe Marasco, neo eletto consigliere comunale a Manfredonia nelle liste dei Fratelli d’Italia. ” Siccome in quel luogo faceva caldo, ha fatto quella battuta. Ed è una battuta divertente. Oh, mamma mia, che tragedia”.
“Ma quindi lei giustifica una battuta del genere? È gravissimo”, insorge Di Cesare.
Feltri ha una reazione furiosa: “Io dico quello che voglio e non desidero essere interrotto da lei. Se lei non la pensa come me, io me ne strafrego. Vorrei finire il mio discorso e basta, senza rotture di scatole. Lei la pensi come vuole, vada in giro coi mitra per abbattere i fascisti. Io i fascisti non li conosco e non li abbatto”.

E sui saluti fascisti e nazisti immortalati da Fanpage rincara: “La gente se ne strafrega di queste puttanate. Far diventare una tragedia nazionale uno che alza il braccio mi sembra ridicolo e paradossale. E nessuno dice niente di tutte le manifestazioni che fa la sinistra con le falci e martello che piovono da tutte le parti. Quelle vanno bene, il comunismo è da santificare. Oh, ma che palle, ragazzi. Se avessi saputo che stamattina qua avrei dovuto parlare di fascismo, cazzo, me ne sarei stato al bar”.

Riccardo Barenghi, alias la Jena sulla Stampa, sorride e obietta che sia i comunisti, sia le falci e martello si sono estinti da anni: “Li vedi solo tu”.
“Infatti tu non ti sei estinto purtroppo”, ribatte Feltri.
“Grazie Feltri, molto gentile – replica Barenghi – Se volete esco e mi sparo in testa, così siete contenti”.
“Che rottura di coglioni”, mormora Feltri.

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