Lo scorso anno, il tema aveva tenuto banco dopo un paio di scivolate incredibili proprio ad Halle, dove ha ora trionfato da numero 1 al mondo. Erano stati i suoi stessi colleghi a chiedersi come faccia, Jannik Sinner, a scivolare così sull’erba. A dodici mesi di distanza, tornati a giocare sulla superficie verde, il tema è tornato d’attualità: qual è il segreto? Una spiegazione arriva da Paolo Bertolucci, ex tennista e ora commentatore: “Sono un’arma in più. È lo sci, naturalmente”, ha detto.

“Le fa anche Djokovic e comincia a farle anche Alcaraz. Con due gambe dotate della stessa forza si può scivolare a destra da una parte e con la sinistra dall’altra, noi invece no, noi scivolavamo con la destra sia a destra che a sinistra e perdevamo tempo di gioco, così invece tutto in posizione frontale: l’avere iniziato sciando è stato un grandissimo vantaggio”, ha spiegato uno dei quattro eroi della Coppa Davis del 1976.

Bertolucci si è soffermato anche sulla domenica incredibile per il tennis azzurro. Oltre al successo di Sinner, infatti, c’è stato anche il trionfo nel doppio di Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel torneo di doppio, sempre ad Halle: “Non ho assolutamente ricordi di una doppietta italiana così, almeno negli ultimi 50 anni. Men che meno sull’erba”.

È vero che, ha sottolineato, “questa è un’erba diversa rispetto a quella di prima, insomma qui adesso si può anche abbastanza giocare da dietro, prima era impensabile proprio, o facevi serve and volley o stavi proprio a casa”. Eccezionali anche la serenità e tenuta mentale di Sinner: “Ma questo lo sapevamo già, è il suo modo di comportarsi, il suo modo di intendere. Speriamo di meritarcelo”.

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