La Roma del presente e del futuro passa anche, e soprattutto, dalle mani dei Friedkin. Nonostante le molteplici rassicurazioni sulla centralità del progetto giallorosso, la proprietà americana si sta muovendo su diverse strade (imprenditoriali) che hanno colpito anche la struttura interna del club capitolino. Il silenzio di Dan e Ryan spaventa i tifosi. Dall’acquisizione dell’Everton ai tagli del personale le apprensioni riguardo le costanti voci sulla cessione del pacchetto azionario e su un impegno non esattamente intenso sul fronte stadio di Pietralata rimangono.

Nuovi proprietari in Premier League
Non solo in Italia: Dan e Ryan Friedkin investono anche in Premier League. Secondo i media britannici, la famiglia americana avrebbe sborsato 200 milioni di sterline per ripianare un prestito e per aggiungere capitale per coprire i costi attuali dell’Everton. In totale, si parla di un’operazione di circa 650 milioni di euro. Per i Friedkin si tratterebbe della terza squadra di loro proprietà nel mondo del calcio dopo Roma, appunto, e Cannes (militante nella serie B francese).

Tagli al personale: ma la proprietà rassicura l’ambiente
Ci sono novità anche sul fronte delle strutture e del personale. Le ultime riguardano lo spostamento delle sedi: addio agli uffici dell’Eur, si torna a Trigoria. E non mancano i problemi pratici relativi alla strutturazione della sala stampa interna che è stata diminuita a sole 60 persone. Molti componenti dello staff (tra giovanili e prima squadra quali preparatori, magazzinieri, medici) sono in scadenza di contratto e non hanno ancora certezze sul futuro. Sarebbe ancora in discussione il contratto del Chief Football Operating Officer del Club Maurizio Lombardo e dell’allenatore della Primavera Federico Guidi. L’unica vera certezza – per quanto riguarda il campo – arriva dalla prima squadra: Daniele De Rossi sarà rinnovato sulla panchina del club. Manca solo l’annuncio ufficiale.

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