L'autrice e conduttrice ha anche raccontato della sua esperienza come direttrice di Rai3
Daria Bignardi a “Tintoria”, il podcast di Daniele Tinti e Stefano Rapone, ha confessato: “Avevo un contratto per tre anni, dopo il secondo Grande Fratello rimasi incinta pur di non fare il terzo“. Un successo clamoroso per il reality, un fenomeno mediatico da cui però la conduttrice cercò una via di fuga per non rischiare l’etichetta perenne, anche se ancora oggi ricorda con affetto Pietro Taricone: “C’era un’intesa particolare, era un ragazzo un po’ speciale”.
Un lungo curriculum, titoli storici come “Le Invasioni Barbariche”, giornalista, conduttrice, scrittrice e anche direttrice di Rai3 dal 18 febbraio 2016 a al 26 luglio 2017. Esperienza che non rifarebbe: “Fare la direttrice di Rai3 è stato forse l’unico vero grande errore della mia vita. Ho accettato di farlo perché era un momento particolare, mi ero ammalata – una malattia seria – avevo fatto quattro cicli di chemioterapia. Mi arrivò la proposta: quando esci da una cosa così hai bisogno di non pensarci. E allora accettai questa follia di fare la direttrice di Rai3“.
“Per carità, a Rai3 ho fatto anche cose belle, per esempio ‘Sono Innocente’, programma sugli errori giudiziari, o ‘Stato Civile’, sui matrimoni omosessuali. Le persone che lavoravano a Rai3 erano bravissime, ho fatto un sacco di amicizie. Ma proprio non era il mio ruolo. Io sono un’autrice, lì invece è un altro lavoro. Per lavorare in Rai devi avere gli anticorpi. Era una posizione di potere? Brutto! Io proprio non ci sto bene, non è il mio, ho fatto veramente molto fatica. Alla fine mi sono dimessa, rinunciando al denaro”, ha aggiunto Bignardi.
La conduttrice ha ricordato anche un incontro con Silvio Berlusconi: “Presenziai ad una puntata di un programma di Bianca Berlinguer dove lui era ospite, ma non fu un bell’incontro: avevo i capelli grigi, corti, non stavo benissimo, lui mi guardò con disprezzo. Ecco, non ci fu un grande feeling. Mi guardò male”. Negli ultimi anni Bignardi ha deciso di dedicarsi alla scrittura, salvo rare ospitate in tv, non conduce una trasmissione dalla stagione 2019-2020, quando sul canale Nove aveva guidato “L’Assedio”.