L’attuazione degli interventi di messa in sicurezza dei Campi Flegrei “sarà affidata a un commissario straordinario che sarà nominato con decreto, su mia proposta, entro 15 giorni”. Lo ha annunciato in conferenza stampa il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, illustrando i contenuti del decreto-legge approvato dal governo sulle “misure urgenti di prevenzione del rischio sismico” nell’area vulcanica a ovest di Napoli, colpita di recente da forti scosse di terremoto. “Abbiamo pensato che questo lavoro tecnico e amministrativo non potesse essere affidato ai singoli Comuni, alla Regione o al Dipartimento di Protezione civile”, dice Musumeci. Che ne approfitta per attaccare le amministrazioni locali e in particolare la giunta della Campania, guidata dal governatore dem Vincenzo De Luca: “Emergono gravissime responsabilità, remote e meno remote, omissive e commissive, che coinvolgono tutti gli enti, a cominciare dalla Regione e dai Comuni interessati, Napoli, Pozzuoli e Bacoli. È stato autorizzato uno sviluppo urbanistico irragionevole, caotico e disordinato, non si è mai tenuto conto degli incombenti pericoli in quell’area. Chi doveva vigilare non lo ha fatto“, incalza l’esponente di Fratelli d’Italia. Sottolineando che “il governo sta dando più di quanto non abbia il dovere di dare” sulla questione: “Quello che stiamo facendo non si è fatto negli ultimi quarant’anni”, rivendica.
Come era stato anticipato a maggio, il decreto varato dal Consiglio dei ministri prevede un aiuto economico per chi decide di abbandonare la zona: “Le persone costrette a lasciare la casa nell’area dei Campi Flegrei usufruiscono di un contribuito da quattrocento a novecento euro a persona al mese, suscettibili di integrazione”, spiega l’ex governatore della Sicilia. Che però precisa: “Il governo non intende tirare fuori un solo quattrino per le case abusive o le seconde case. Lo ribadisco per evitare di alimentare facili attese“. In questo senso, annuncia, “abbiamo posto a carico dei sindaci il compito di redigere un elenco per i rispettivi comuni delle unità abitative che siano dotate di ogni certificazione prevista: per uscire dall’eufemismo, capire quali sono le case abusive”. Con il provvedimento si introduce, inoltre, “il divieto di realizzare nuove abitazioni per civili, esclusi stabilimenti, opifici e luoghi di lavoro”. E si stanziano venti milioni di euro “per l’edilizia privata compromessa dal sisma del 20 maggio scorso, che ha determinato una serie di ordinanze di sgombero e quindi l’inagibilità di circa 350-400 edifici. Non ci limitiamo a riparare la lesione provocata dal sisma”, afferma Musumeci, “ma prevediamo la riqualificazione dell’immobile, perché l’essere stato danneggiato da una modesta scossa di magnitudo 4.4 è la conferma che quell’edificio, ad una scossa più potente, non potrebbe resistere”.