Eike Schmidt ha lasciato il cappello sulla sedia a Capodimonte? E noi non gli faremo trovare neanche la sedia“. Così, alla fine dell’inaugurazione della stazione di Porta Nolana (Napoli), il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commenta il caso di Eike Schmidt, direttore del museo di Capodimonte in aspettativa dopo soli 3 mesi dalla sua nomina e candidato a sindaco di Firenze per il centrodestra.
Prima del risultato definitivo delle elezioni comunali fiorentine, che hanno visto trionfare la candidata di centrosinistra Sara Funaro, una giornalista chiede a De Luca lumi sul destino di Eike Schmidt a Capodimonte. Il politico campano risponde ironicamente: “Noi siamo molto affezionati a Schmidt, vogliamo tenerlo a Napoli, a Capodimonte”.

Incalzato dagli altri cronisti sulla compatibilità del ruolo di direttore del museo con quello di capo politico dell’opposizione a Firenze, De Luca replica: “Non lo so, dovrebbe verificare un po’ il ministro della Cultura, mi pare un po’ complicato. Io ho considerato un po’ offensivo per Napoli il fatto che qualcuno si facesse nominare direttore del museo Capodimonte, poi se ne andasse a fare la campagna elettorale, mettendosi in aspettativa. E poi, se non viene eletto a Firenze, ritorna a Capodimonte. Uè, Napoli è una grande capitale del mondo – conclude – non si può offendere la dignità di Napoli in questo modo: vado e vengo. Ha lasciato il cappello sulla sedia a Capodimonte, non gli faremo trovare neanche la sedia”.

Il direttore del museo ha poi risposto al presidente della Regione: “De Luca non è il responsabile di Capodimonte, non sa che il suo impero è limitato e che il museo dipende dal ministero della Cultura, guidato da un altro napoletano”. “Il doppio impegno? Ho sempre lavorato per quattro non sono preoccupato”, ha aggiunto.

Articolo Precedente

Comunali, il “ciclone” Ferdinandi strappa Perugia alla destra: così la psicologa 37enne ha rivoluzionato la campagna elettorale

next
Articolo Successivo

Ballottaggi comunali, Schlein esulta: “Vittoria storica per il Pd e per i progressisti, è un messaggio chiaro per Meloni”

next