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“Emanuela Orlandi ha incontrato qualcuno che conosceva molto bene, ho le prove”: la mail arrivata a IlFattoquotidiano.it e al TgR Rai

di F. Q.
“Emanuela Orlandi ha incontrato qualcuno che conosceva molto bene, ho le prove”: la mail arrivata a IlFattoquotidiano.it e al TgR Rai

Sabato notte la redazione de IlFattoquotidiano.it ha ricevuto una e-mail da un uomo che ha scritto di avere della documentazione che proverebbe che Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana scomparsa a 15 anni il 22 giugno del 1983, quel giorno avrebbe lasciato momentaneamente le lezioni di musica per incontrare qualcuno che conosceva. L’uomo, sollecitato a inviarci queste prove, ha preso tempo, ma lo stesso messaggio é arrivato anche alla redazione di Tgr Lazio, che lo ha pubblicato il 22 giugno e ha fatto sapere che la lettera è stata sequestrata dai carabinieri. Il mittente della mail afferma che la ragazza ha lasciato l’edificio della scuola di musica Ludovico da Victoria che aveva la sua sede presso la Basilica di Sant’Apollinare, a due passi dal Senato, durante le lezioni per incontrare qualcuno che conosceva molto bene.

Tuttavia, dalle interviste fatte in quegli anni alla direttrice della scuola Suor Dolores, molto attenta a ciò che accadeva tra le pareti dell’edificio, non è mai emerso che Emanuela abbia lasciato il Da Victoria durante le lezioni. Emanuela. Finita la lezione di flauto con l’insegnante Loriano Berti, dalle 17 alle 19 aveva la lezione di canto corale (di gruppo) con monsignor Valentino Miserachs e pare non abbia mai lasciato la scuola. Il mittente della mail afferma anche che Emanuela Orlandi non sia stata fermata da uno sconosciuto mentre andava a scuola ma anche questo contrasta con le dichiarazioni dell’epoca delle sue compagne, convocate nei giorni scorsi anche dalla commissione parlamentare di inchiesta che indaga sul caso e con quelle della sorella.

Da queste emerse infatti che verso le 18,45 Emanuela telefonò a casa (dal telefono a gettoni della scuola situato sul pianerottolo a metà tra le due rampe tra il terzo e quarto piano dell’edificio) ma rispose sorella Federica a cui disse che: “Mentre andavo a scuola, in corso Rinascimento, davanti al Senato, sono stata fermata da un signore che mi ha offerto un lavoro: distribuire i prodotti della Avon con altre ragazze durante la sfilata delle sorelle Fontana che si terrà a palazzo Borromini sabato. Prenderò quasi 400 mila lire. E’ un signore gentile, non c’è da preoccuparsi. Ha detto di chiedere il permesso alla mamma e di dargli una risposta questa sera. Mi aspetta all’uscita di scuola”. Emanuela Orlandi chiese un consiglio anche alla sua amica Raffaella Monzi in merito a quella offerta mentre si recavano verso la fermata del 70 in corso Rinascimento, davanti al Senato.

Qualche giorno, dopo Raffaella disse ai giornali “Eravamo appena uscite dalla lezione di canto corale. Emanuela mi ha confidato che le avevano offerto di distribuire dei prodotti per una casa di cosmetici a una sfilata di moda. Le avevano promesso 375 mila lire. Lei era stuzzicata dall’idea di guadagnare ma era incerta se accettare. Mi ha detto: la persona che mi ha offerto il lavoro vuole una risposta questa sera. Aspetto o vado a casa? Ormai si erano fatte le sette e venti, il mio autobus era arrivato e l’ho salutata. Non so proprio cosa dirti Emanuela”. Restiamo in attesa della documentazione oggetto della mail per capire di cosa si tratti. Non è la prima volta che questo mistero impenetrabile è oggetto di messaggi simili.

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