L’attacco dell’Ucraina con i missili Atacms su Sebastopoli, città della Crimea occupata, provoca una dura reazione del Cremlino che alza il tiro e mette nel mirino degli Stati Uniti. Dopo le accuse di domenica, appena è emersa la morte di 5 civili (tra cui tre bambini) a causa della caduta di frammenti di un missile intercettato dalla contraerea, la Russia passa ai fatti e convoca l’ambasciatrice degli Usa a Mosca, Lynn Tracy. “Le è stato detto che gli Stati Uniti hanno la stessa responsabilità del regime di Kiev per l’attacco terroristico in Crimea”, viene spiegato dalle agenzie di stampa russe. Alla diplomatica “è stato detto che gli Stati Uniti sono effettivamente diventati parte del conflitto, fornendo alle forze armate ucraine le armi utilizzate per attaccare la Russia”.
Già subito dopo il raid, Mosca aveva accusato Washington sottolineando che l’azione non sarebbe rimasta “impunita” e che “tutte le specifiche di volo per l’uso degli Atacms sono inserite dagli specialisti Usa sulla base dei propri dati di ricognizione satellitare”. La tensione è palpabile e nel breafing quotidiano il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov – definendo “barbaro” l’attacco – si è rivolto ai giornalisti invitandoli a chiedere ai colleghi in Europa e negli Usa “perché i loro governi uccidono i bambini russi”. Peskov, citato dalla Tass, ha aggiunto che Mosca “sa perfettamente bene” chi è dietro ad attacchi come quello compiuto domenica e “chi punta sui bersagli questi missili tecnicamente molto complessi”.
La Russia “capisce perfettamente” chi si nasconde dietro l’attacco, ha aggiunto Peskov: “Possiamo vedere perfettamente chi c’è dietro a tutto ciò. Il presidente ha parlato proprio la scorsa settimana di chi sta puntando questi missili tecnologicamente complessi contro obiettivi e chi sta fornendo questi lanci. Non sono ucraini”, ha aggiunto facendo riferimento agli Stati Uniti. Secondo Mosca il “coinvolgimento diretto” degli Usa nelle ostilità che provocano la morte di civili russi non può che avere conseguenze. Quali esattamente lo dirà il tempo.
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La Redazione
Roma, 29 giu. (Adnkronos) - "I fatti di Belgrado di oggi, con l’attacco all'ambasciata di Israele a Belgrado, il ferimento di un poliziotto e l’uccisione dell’attentatore, oltre a provocare indignazione e riprovazione deve portarci ad alcune riflessioni. Anzitutto, la piena vicinanza e solidarietà allo Stato di Israele e alla ambasciata israeliana di Serbia, oggetto di questo grave fatto. E, in secondo luogo, si comprende una volta di più, in maniera tragica, quale sia l’approdo finale delle campagne d’odio e di antisemitismo che stanno attraversando la nostra vicenda contemporanea. Un elemento che ci deve spingere a tenere sempre più alta l’attenzione, nella direzione della sicurezza e della tutela dei diritti”. Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva.
Roma, 29 giu. (Adnkronos) - "Gli eventi di criminalità organizzata e diffusa aumentano, come dimostra l’assalto al caveau della Mondiapol di Sassari e l’aumento dei borseggi nelle metropolitane e nelle grandi città, dove le vittime sono turisti e persone anziane. Una volta la destra attaccava la sinistra dicendo che non faceva nulla e montava campagne a tal proposito. Ora sono tutti spariti, a partire dal ministro Piantedosi. Ma l’Italia ha un ministro dell'Interno?". Così in una nota il deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.
"L’unica cosa per cui ci ricorderemo di lui è il decreto Rave, quindi mandare in carcere i giovani per la musica, o per chi si è impegnato per mandare in carcere anche chi passivamente blocca il traffico stradale: un attacco a operai e studenti", conclude.
Roma, 29 giu. (Adnkronos) - "Io credo che queste derive, che sono venute fuori in questa ultima settimana in modo così eclatante, ci siano sempre state. Nascoste, non esibite, ma che in parte ci siano sempre state. E che con questo governo si approfitti di questo potere grande della destra -che del resto è stata votata, non è che sia rivoluzionaria, è andata al governo - e non ci si vergogni più di nulla". Così la senatrice a vita Liliana Segre in un'intervista a 'In onda', su La7.
"Io ho seguito nelle varie trasmissioni questa seduta, chiamiamola così, inneggiante anche a 'Sieg Heil', quindi anche questi motti nazisti che purtroppo io ricordo in modo diretto e non per sentito dire... Ora alla mia età dovrò rivedere ancora questo? Dovrò essere cacciata dal mio Paese come sono stata già cacciata una volta?". E' una domanda provocatoria? "E' una domanda che ha una risposta", replica Segre.
Roma, 29 giu. (Adnkronos) - "A Bruxelles abbiamo pagato, l’Italia più di Giorgia Meloni, un prezzo sanguinoso, vuoi per la prosopopea della presidente del Consiglio, vuoi per la vile opposizione del Pd che esulta per l’esclusione dell’Italia da ogni accordo sulle cariche apicali. È uno spettacolo non so se più triste o più vergognoso quello mandato in scena da Meloni e Schlein che si fanno la guerra sulla pelle dell’Italia". Così Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione.
"Come può un’opposizione che si candida a governare l’Italia esultare per l’esclusione del proprio dagli accordi europei? E come può una presidente del Consiglio in carica presentarsi ai vertici europei con l’aria minacciosa di chi rivendica diritti in nome di un risultato elettorale conseguito in Italia ma in nessun altro Paese dell’Unione? Meloni e Schlein hanno pensato di trasferire in Europa il bipolarismo muscolare e farlocco che da trent’anni ha azzerato ogni dialogo, che apostrofa come inciucio ogni accordo e compromesso, cioè quello che è il sale di ogni democrazia matura. Mi auguro, come ogni persona responsabile, che Meloni trovi la via di un accordo con la nuova e vecchia maggioranza. Nell’interesse dell’Italia, che è più alto e importante dell’interesse del gruppo dei Conservatori europei. E voglio credere che il Pd saprà adoperarsi per favorire il recupero dell’Italia alla logica europea. Come dovrebbe essere in una democrazia civile e matura", conclude Napoli.
Roma 29 giu. (Adnkronos) - "E’ molto preoccupante l'attacco all'ambasciata di Israele a Belgrado, a maggior ragione dopo che l’episodio è stato identificato come terrorismo di stampo jihadista wahabita. Fratelli d'Italia proseguirà sempre più convinta il suo sostegno ad Israele, consapevoli che il momento geopolitico che sta attraversando l’Europa è molto delicato”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Cinzia Pellegrino, componente commissione Politiche Ue in Senato.
Roma, 29 giu. (Adnkronos) - “La legge c’è e in Commissione stiamo lavorando anche per renderla più facilmente attuabile attraverso emendamenti. Stupisce il fatto che qualche organizzazione sindacale si renda conto solo ora del problema”. Così il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione -, replica alle accuse dell’Osservatorio della Flai Cgil al ministro Francesco Lollobrigida in materia di contrasto al caporalato.
“Con l’emendamento da me proposto e che proprio in questi giorni andrà al voto, istituiamo un importante strumento di controllo e di prevenzione che vede una stretta collaborazione tra istituzioni”, annuncia De Carlo. “Il nuovo sistema infatti permetterà di incrementare le capacità di analisi, monitoraggio e vigilanza sui fenomeni di sfruttamento dei lavoratori nell'agricoltura”.
L’emendamento prevede l’istituzione del 'sistema informativo per la lotta al caporalato nell'agricoltura' che coinvolgerà i ministero del Lavoro, dell'Agricoltura e dell'Interno, l'Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps), l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), l'Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) e l'Istituto nazionale di statistica (Istat). “In questo modo, le istituzioni, ognuno per la sua parte di competenza, metteranno a disposizione tutti i dati sulle attività agricole, dai rapporti di lavoro al numero di aziende attive, fino ai dati retributivi, contributivi e sugli infortuni e alla situazione economica delle imprese è molto altro - afferma De Carlo -. Questo strumento ci metterà quindi a disposizione un numero incredibile di dati che, incrociati tra loro, ci permetteranno di individuare già “sulla carta” le situazioni anomale e quindi di poter intervenire con azioni mirate di prevenzione e contrasto. Credo che il caporalato si contrasti con atti concreti, proponendo e attuando efficaci forme di prevenzione, e non con la propaganda politica”.
Roma, 29 giu. (Adnkronos) - "La linea scelta da Macron e da Scholz - due leader sconfitti pesantemente alle scorse Elezioni Europee - con il sostegno dei popolari tedeschi - per ragioni di politica interna - è destabilizzante per il futuro dell’Unione europea". Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, vice ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.
"Pensare di usare l’Unione Europea per rafforzarsi nel governo nazionale in Germania o in vista delle elezioni politiche anticipate in Francia è un tradimento dei valori tramandati dai padri fondatori dell’Europa. Ed è ancora più grave immaginare di escludere l’altro grande fondatore, l’Italia, dalle dinamiche di funzionamento dell’Unione. Agire peraltro senza consultare adeguatamente tanti altri Paesi fa rischiare una frattura inedita nella Comunità Europea - ha aggiunto Cirielli -. Molto responsabile la scelta del premier italiano, Giorgia Meloni; si è limitata all’astensione nella speranza che la linea del dialogo possa far rinsavire quantomeno i popolari, atteso che i due leader dopo la sconfitta elettorale sembrano aver perso lucidità. Non sorprende la linea anti italiana scelta dalle opposizioni di sinistra, più preoccupate di far la corsa tra di loro a chi è più contro la Meloni piuttosto che a salvaguardare gli interessi nazionali", ha precisato il vice ministro.
"L’Italia proverà a ricostruire la concordia per superare la logica dello scontro almeno in Consiglio Europeo; il Parlamento, nella sua sovranità, dovrà costruire un suo percorso valoriale dove è chiaro che la destra istituzionale dovrà formarsi e rifondarsi sulla base del risultato elettorale, base della democrazia, provando a mettere insieme ciò che unisce e trovare percorsi comuni sui grandi temi nella speranza che i popolari si chiariscano presto progettando il loro futuro come forti alleati della destra - come sarebbe logico - piuttosto che ridursi a far da spalla alle sinistre, socialisti e verdi, spesso anche radicali, e condannarsi all’estinzione", ha concluso Cirielli.
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