“In estate c’è un calo storico delle donazioni, noi lanciamo questo appello preventivo perché è questo il periodo in cui si va sempre in sofferenza: un grande rischio per i talassemici che in Sicilia sono tanti”. A parlare è Pietro Giannopolo, direttore di Linfa Rossa, Donatori Sangue Palermo Odv, che lunedì, insieme al dottore Aurelio Maggio, direttore del reparto di ematologia e malattie rare degli ospedali riuniti Sofia e Cervello, ha invitato la popolazione a donare il sangue.

Una carenza cronica in Sicilia, che solitamente in questo periodo dell’anno prende il sangue dall’Emilia Romagna per compensare il deficit. Il sistema sanitario nazionale funziona “per compensazione – spiega ancora Giannopolo -, così che se in alcune regioni c’è una maggiore richiesta, il sangue viene trasferito da quelle in cui le donazioni sono maggiori. Questo succede sia tra le regioni che nelle regioni stesse. E mentre a Messina si registra il minor numero di donatori in Sicilia, Palermo è il capoluogo che va più in sofferenza soprattutto perché a Palermo si trovano alcuni dei centri più importanti sia per i trapianti che per altre patologie, per cui sebbene il numero di donazioni non sia inferiore rispetto ad altre città, la richiesta di sangue è però più alta rispetto al resto dell’isola”.

Nel capoluogo il Centro di donazione è l’ospedale Cervello-Sofia, da cui oggi è partito l’appello: “Su 7 mila malati talassemici in Italia, 2500 sono in Sicilia, di questi 1500 hanno bisogno di una trasfusione ogni 15 giorni, si tratta di 6mila trasfusioni al mese. Le donazioni annuali si aggirano intorno a 60mila, per questo non ce la facciamo”, continua Giannopolo.

Solo al Cervello ci sono “300 malati cronici, di cui 200 sono talassemici e 100 hanno l’anemia falciforme. In questi soggetti, se i tempi di attesa di ricezione del sangue sforano i dieci giorni, sia il cuore che il fegato entrano in sofferenza, perché comincia a mancare l’ossigeno nel sangue, avranno anche un grande senso di stanchezza nel fare le cose, perché ogni muscolo andrà in difficoltà. Oltre i problemi fisici, ci sono anche quelli psicologici perché queste persone vivendo in continua attesa della sacca di sangue, non possono programmare nulla, spesso non possono andare in vacanza e la depressione prende il sopravvento. Se il malato cronico riceve il sangue più volte in ritardo si accumula il ferro nel sangue che insieme alla mancanza di ossigeno fa aumentare la sofferenza di cuore e fegato e in generale di tutti i muscoli dei pazienti”.

L’appello nasce da questa particolare situazione: “Mi rivolgo a tutti i palermitani – aggiunge Giannopolo – e ai donatori abituali di venire a donare sangue prima di andare in vacanza e anche ai nuovi donatori di operare questo gesto d’amore. Palermo è una città molto solidale e generosa nella donazione del sangue, ma siccome in città abbiamo anche diversi operati per trapianti di midollo presso ospedale Cervello e Ismet, che hanno necessità di sangue immediato, le scorte si esauriscono ed entriamo in difficoltà con talassemici e anemici’’.

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