Si è fatto aprire la porta di casa con una scusa, poi ha trascinato la ex fidanzata in giardino e l’ha colpita più volte con due coltelli da cucina davanti ai genitori e al fratello di lei, che disperatamente hanno tentato di proteggere la 21enne e così facendo sono riusciti a evitare un nuovo femminicidio. L’ennesima aggressione nei confronti di una donna è avvenuta la notte scorsa a Racale, un paese in provincia di Lecce, e ha visto protagonista un giovane di 23 anni che è stato arrestato in flagranza dai carabinieri per tentato omicidio. Le coltellate hanno raggiunto la ragazza in diverse parti del corpo e le hanno provocato ferite gravi al collo e ad un braccio e parecchie contusioni alle gambe.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, coordinate dalla procura di Lecce, i due giovani avevano interrotto da circa un mese la loro relazione, che durava da circa sei anni ed era iniziata quando i due erano di fatto degli adolescenti. Il 23enne si è presentato fuori casa della ragazza per un chiarimento. Che la vittima non aveva alcuna voglia di fare, visto che per lei le cose erano chiarissime. Ne è nata una discussione poi degenerata in lite, con il 23enne che l’ha prima colpita in salone e poi l’ha trascinata in cucina e in giardino, continuando ad infierire su di lei. “Meno male che c’era mio figlio – ha detto la madre della ragazza ai carabinieri – se no ci avrebbe fatto tutti secchi”.

È stato infatti il fratello della ragazza a bloccare la furia omicida dell’ex e a chiamare i carabinieri. La giovane, nonostante la gravità delle ferite e la copiosa perdita di sangue, non sarebbe in pericolo di vita. Soccorsa immediatamente, è stata trasportata ancora cosciente all’ospedale di Gallipoli e poi trasferita all’ospedale Panico di Tricase, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. La prognosi resta comunque riservata. Dopo il fermo, il giovane è stato trasferito su disposizione del pubblico ministero nel carcere di Lecce. I carabinieri hanno anche sequestrato i due coltelli utilizzati per l’aggressione e le indagini proseguono: al 23enne potrebbe infatti essere contestata anche la premeditazione, visto che si sarebbe presentato a casa della sua ex con le armi. Al vaglio anche la posizione di un suo amico: l’avrebbe accompagnato a casa della ex in auto e avrebbe assistito all’aggressione.

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