Inni al Duce, saluti romani, ma soprattutto risse tra manifestanti e lancio di oggetti e fumogeni contro giornalisti e forze dell’ordine. Fu questo il cuore della manifestazione contro le misure del governo per arginare l’epidemia di Covid il 6 giugno 2020, al Circo Massimo a Roma. Oggi il giudice per l’udienza preliminare ha emesso la sentenza per gli imputati: sette condanne, due rinvii a giudizio e tre assoluzioni. Inflitte pene tra gli 11 mesi e i 3 anni e quattro mesi.

Fra i rinviati a giudizio c’è anche Fabio Corradetti, figlio della compagna di Giuliano Castellino, già condannato in abbreviato per l’assalto alla Cgil. Nel procedimento si è costituita parte civile l’Fnsi e un giornalista freelance il quale durante gli scontri venne ferito, riportando una prognosi di oltre 20 giorni.

Gli imputati, tra i 49 e i 22 anni, erano accusati a vario titolo di violenza privata, adunata sediziosa, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Secondo l’accusa contenuta nel capo di imputazione, durante una manifestazione indetta dal gruppo “denominato Ragazzi d’Italia, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso” gli imputati hanno preso “parte ad una radunata sediziosa di circa 300 persone armate di bastoni, cinghie, bombe carta e altri oggetti contundenti, nel corso della quale dapprima costringevano i giornalisti ad allontanarsi impedendogli di esercitare il diritto di cronaca e successivamente aggredivano il personale di servizio di ordine pubblico” con lancio di “petardi, fumogeni e bombe carta”.

Alla lettura della sentenza oggi era presente il presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani. “La condanna dei responsabili dell’aggressione durante la manifestazione no vax al Circo Massimo ai danni di alcuni giornalisti è un fatto positivo. Una violenza squadrista che non poteva restare impunita. Sono soddisfatto anche per il pieno riconoscimento del ruolo della Fnsi come parte civile – ha detto Di Trapani uscendo dal tribunale – perché conferma l’impegno del sindacato dei giornalisti al fianco dei cronisti vittime di minacce e di violenze, oltre che più in generale del diritto dei cittadini a essere informati. Un ringraziamento all’avvocato della Fnsi Giulio Vasaturo che ancora una volta ha contribuito a riaffermare il valore dell’art.21 della Costituzione”.

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