La campagna per le Elezioni Presidenziali Americane entra nel vivo e il primo match televisivo si terrà negli studi della CNN, emittente che appartiene al gruppo Warner Bros. Discovery, già inserita nel palinsesto del Nove
“Daremo in diretta sul Nove alle tre di notte di giovedì 27 giugno, il dibattito tra il Presidente americano Joe Biden e Donald Trump“, annuncia Laura Carafoli, responsabile dei contenuti Discovery in Italia e in Spagna, al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni (il dibattito sarà trasmesso anche da Sky). La campagna per le Elezioni Presidenziali Americane entra nel vivo e il primo match televisivo si terrà negli studi della CNN, emittente che appartiene al gruppo Warner Bros. Discovery, già inserita nel palinsesto del Nove con brevi pillole informative. Secondo Dagospia il dibattito sarà introdotto in studio dalla giornalista e conduttrice Maria Latella, ora impegnata su Sky e al centro del telemercato per un posto su Rai3.
Un primo passo del gruppo americano nel mondo dei talk e dei tg? “A parte le pillole a cura della Cnn, di informativo puro abbiamo la prima parte del programma di Fabio Fazio la domenica sera e il sabato ‘Accordi e Disaccordi‘ presentato da Luca Sommi e con Marco Travaglio e Andrea Scanzi. Ma la quotidianità del tg non c’è. Per il momento non pensiamo di fare un telegiornale, magari in futuro, in collaborazione con Cnn”, spiega Carafoli.
Il colpo di mercato si chiama Amadeus: “Ho deciso di contattarlo dopo l’ultimo Festival di Sanremo. Il nostro amministratore delegato Alessandro Araimo e io abbiamo fatto un racconto convincente, con una prospettiva di almeno quattro anni: ti garantiamo di essere libero e di poter inventare i progetti che vorrai e realizzarli. Gli abbiamo anche spiegato che siamo duttili e che se cambieranno le tendenze siamo pronti a lavorare anche sullo streaming oltre che sui canali in chiaro. Lui ha accettato e noi siamo felici di partire con una nuova avventura su una rete come il Nove, dinamica, classica ma al tempo stesso allegra, dove Amadeus può portare le sue idee. Lui è carico di entusiasmo, è un ragazzino di 61 anni“, assicura Carafoli.
Lo sbarco del conduttore sul Nove a settembre nell’access prime time con “Identity“, titolo provvisorio per il format conosciuto in Italia come “I Soliti Ignoti“, in onda su Rai1 fino al 2023, e con in superclassico per il prime time “La Corrida”: “Ama ci aiuterà a realizzare la nostra ambizione di fare del Nove un canale generalista, ma con un forte innovativo. Programmi non innovativi? Intanto, Amadeus porta sempre delle novità nei format che prende in mano. E poi il suo arrivo è una rivoluzione, ma dobbiamo proporre programmi che la gente conosce. La nostra rete deve avere delle basi rassicuranti, senza perdere il suo Dna allegro e sincero”.
“Mi lasci dire che la signora Marina Donato, la moglie di Corrado, una donna speciale e dalla mente velocissima, è entusiasta di Amadeus. E poi questo programma – ha continuato Carafoli a Tv Sorrisi e Canzoni – è l’antesignano dei talent, ma non vuole regalare sogni, solo dare a chi lo desidera cinque minuti di popolarità senza aspettarsi di diventare un fenomeno social. Rappresenta la voglia di stare insieme e di divertirsi, e chi meglio di Amadeus sa fare questo? Sarà uno show sanguigno ma gentile, si svolgerà in un’arena e sarà in diretta. Andrà in onda a fine ottobre”.
Due titoli noti e una novità: “Prima partiamo con la sicurezza di programmi ben strutturati, nel frattempo penseremo a qualcosa di nuovo: per esempio, sarebbe un peccato non approfittare della grande conoscenza musicale di Amadeus. Il nuovo programma sarà appunto dedicato alla musica. Non sarà X Factor“. Il gruppo americano si gode il trionfo di Fabio Fazio e del suo “Che tempo che fa: “Un risultato inaspettato oltre il 10% di share. Si è portato dietro gran parte dei suoi telespettatori e ha conquistato i nostri che erano già sul Nove, più giovani rispetto a quelli di Rai3, meno ideologici e anche più interessanti dal punto di vista pubblicitario”. Sul Nove, annuncia Carafoli, in arrivo anche l’esilarante spettacolo teatrale di Teresa Mannino dal titolo “Il giaguaro mi guarda storto“.