Un tatuaggio sull’avambraccio destro con la scritta Gott mit uns (Dio è con noi), il motto nazista. E ancora vecchi post che inneggiano al Duce, con tanto di fiamme, croci celtiche e “Boia chi molla“. È il bagaglio social e meno social del nuovo sindaco di Castelfranco di Sotto (Pisa), Fabio Mini. Candidato con la lista del centrodestra e iscritto tra le fila di Fratelli d’Italia, Mini ha ottenuto la vittoria, alle ultime elezioni comunali di inizio giugno, strappando il piccolo comune toscano alla sinistra con uno scarto di meno di 100 voti.

A riportare la notizia è Il Tirreno. “Siamo riusciti finalmente a togliere la ‘cappa rossa’ che gravava su Castelfranco”, aveva detto il primo cittadino appena eletto. Ma basta andare sul suo profilo da neosindaco della città per trovare ancora quei post che inneggiano al fascismo. Sono tutti lì. A partire da uno del 17 dicembre 2017 che recita: “Non siamo nostalgici di Benito Mussolini, siete voi che, in 72 anni, non siete mai stati capaci di farcelo dimenticare“. Oppure, sempre nello stesso anno, in occasione del solstizio d’inverno (21 dicembre), Mini coglie l’occasione di festeggiarlo a suo modo: foto con fiamma, croce celtica e a fianco una citazione di Adriano Romualdi, storico e saggista che tra i suoi libri ne ha scritto anche uno dal titolo “Il fascismo come fenomeno europeo“.

Ma ancora, nel novembre 2017, il neo sindaco di Castelfranco di Sotto ironizza sul Black Friday e pubblica un post con scritto: “Quale black friday. Noi siamo neri tutto l’anno“. Poche settimane dopo, il 9 gennaio 2018, ancora un altro post e questa volta è un articolo di Primato Nazionale, la rivista super sovranista che titola “Acca Larentia: migliaia in piazza a Roma, ma per i giornali non è successo niente” e nella foto si vede uno striscione esposto nel corteo che invoca “Onore ai camerati caduti“. E sul 25 aprile? Mini era stato chiaro nel 2016: “Non lo festeggio” e poi sotto un bel commento con “Boia chi molla”, riporta Il Tirreno. Ma non occorre andare troppo indietro nel tempo. Nel gennaio 2023, Mini ritorna sui fatti di Acca Larentia e per l’occasione pubblica un post con scritto: “Presente. Presente. Presente“.

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E quando al nuovo sindaco gli viene chiesto conto di tutti questi post che inneggiano al fascismo, lui al quotidiano toscano risponde: “Erano delle semplici provocazioni verso una certa sinistra che quando non sa cosa dire grida allo scandalo della storia passata”. E sulla vittoria alle scorse urne: “La legittimazione democratica mi è stata data dai cittadini” e “la sinistra deve accettare il responso”. Mentre sul tatuaggio, “è solo un semplice inno a Dio”, perché “è infatti il motto dell’ordine teutonico, l’ordine dei medici che curavano i cavalieri cristiani durante le crociate”, conclude.

Mini è iscritto tra le fila del partito della premier Giorgia Meloni dalla fine del 2019 ma il suo nome, a Castelfranco di Sotto, è stato sempre affiancato agli ambienti della destra estrema. Infatti, come riportato dal quotidiano toscano, fra il 1992 e il 1994, il neo sindaco ha militato nel Fronte della Gioventù, poi in Azione Giovani, le giovanili di Alleanza Nazionale.

“Le notizie che emergono sul nuovo sindaco di Castelfranco di Sotto sono semplicemente raccapriccianti – ha commentato l’assessora regionale alla cultura della memoria di Regione Toscana Alessandra Nardini -. Non ho altri termini per descrivere cosa provo all’idea che ai vertici di un’istituzione democratica ci sia un nostalgico del nazi-fascismo“. “Penso anche – aggiunge l’assessore – che sia davvero incredibile che tutto questo venga alla luce, nella sua effettiva gravità, solo ad elezioni avvenute e che non si siano attivati gli anticorpi necessari. Ora “serve una dichiarazione esplicita di ripudio del fascismo e di esplicita adesione ai valori dell’antifascismo. La comunità di Castelfranco non può restare nel dubbio che il proprio sindaco sia un neofascista, condizione che lo porrebbe fuori dall’ordinamento democratico“.

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