“L’uso di cellulari e tablet a un’età inferiore agli 11 anni ha effetti imprevedibili sulla digestione dei nostri primi piatti”, questo lo strano messaggio che è comparso sul menù dello storico Harry’s Bar di Venezia. L’idea, tra il serio e lo scherzoso, è venuta ad Arrigo Cipriani con lo scopo di scoraggiare l’uso degli smartphone nel suo storico ristorante veneziano.
Cipriani, in seguito alla sua scelta, ha poi commentato: “Io non ho mai vietato niente a nessuno. Sono un uomo libero, ho goduto della liberazione di Venezia e figuriamoci se impongo qualcosa ai clienti, non l’ho mai fatto. Cerco, quello sì, di usare l’umorismo“. L’intento del proprietario dello storico Harry’s Bar è quello di utilizzare l’umorismo per “costringere” i clienti a posare gli smartphone e godersi il pasto in compagnia delle persone sedute al tavolo con loro.
Una mossa simile era già stata usata in precedenza da Cipriani, il quale, quando iniziarono a comparire i primi telefonini, scrisse sui menù: “L’uso del cellulare interferisce con la preparazione del risotto”. Anche in questo caso, lo scopo del proprietario era sempre lo stesso.
Cipriani ha spiegato: “Bisogna sempre usare l’umorismo, anche nelle tragedie, come nel caso in cui si danno in mano questi strumenti ai bambini. Con l’avvento dei social non esiste più l’intelligenza”. Poi, ha continuato, lanciando anche una frecciatina a Chiara Ferragni: “Siamo circondati da deficienti, da Instagram, basti pensare alla storia del pandoro e a milioni di cose che ci stanno attorno. Meglio utilizzare l’umorismo”.