Esordio per la nuova K39, atto terzo di Kimera Automobili che aveva già resuscitato il mito della Lancia 037 attraverso i progetti EVO37 ed EVO38. La K39 porta ufficialmente Kimera nel mondo del motorsport, tanto che la presentazione del modello è avvenuta nell’ambito della Pikes Peak, celebre e iconica cronoscalata in terra americana che da sempre mette alla prova i piloti più spericolati alla guida di mezzi meccanici estremi.
La K39 vi parteciperà nel 2025 – l’auto sarà pure proposta in una più civilizzata edizione omologata stradale –, riportando in vita lo spirito dell’indimenticabile Lancia Beta Montecarlo “silhouette” del team Martini Racing, a cui si ispira. Tuttavia, se le suggestioni sono quelle del passato, la tecnica è invece modernissima: l’auto sfrutta una sofisticata monoscocca di fibra di carbonio (materiale con cui è realizzata pure la carrozzeria), a cui sono avvitati due subtelai tubolari che fanno da ossatura ad avantreno e retrotreno. Molto sofisticata pure l’aerodinamica, pensata per fendere l’aria e, al contempo, utilizzarla come zavorra per massimizzare il grip meccanico delle ruote.
Dietro la cabina di guida trova posto un piccolo propulsore a quattro cilindri da poco meno di 2,2 litri di cubatura, assai potente: grazie a un sistema di sovralimentazione che sfrutta un compressore volumetrico abbinato a un grande turbocompressore, l’auto dovrebbe erogare una potenza non inferiore ai 600 CV. Ma per saperne di più sulla meccanica bisognerà attendere ancora qualche mese, quando verranno svelati maggiori dettagli pure sui prezzi e sulla tiratura del veicolo.