“In realtà penso che George Washington non abbia avuto schiavi“. Sono le parole dell’ex presidente americano Donald Trump, riportate dalla Cnn, a pochi giorni dal primo duello televisivo con Joe Biden. Una gaffe quella del tycoon fatta durante un discorso, nel weekend, di fronte a Coalizione Fede e Libertà, un gruppo cristiano conservatore. Trump ha criticato le proposte di cambiare i nomi delle scuole, delle strutture militari e di altri luoghi che onorano i leader confederati e i proprietari di schiavi, tra cui il primo presidente degli Stati Uniti, che però è storicamente provato ne abbia avuto un certo numero.

“Voglio che il suo nome venga rimosso da quello scuola superiore ma non sanno perché – continua il tycoon -. Sapete, pensavano che avesse degli schiavi ma in realtà penso che probabilmente non ce li avesse“. Ma a smentirlo sono la storia e lo stesso Washington che teneva personalmente i registri di tutti i suoi schiavi.

Non è la prima volta che l’ex inquilino della Casa Bianca si lascia andare in affermazioni che fanno poi il giro del mondo. Durante la sua presidenza, nel febbraio 2019, il tycoon aveva affermato, nel corso del suo intervento al National Breakfast Prayer, il tradizionale appuntamento interreligioso che si svolge ogni anno a Washington: “Molti dei nostri più grandi progressi, dalla conquista dell’indipendenza all’abolizione dei diritti civili all’estensione del diritto di voto alle donne, sono stati possibili grazie a persone di fede. Quando apriamo il cuore alla fede, lo riempiamo di amore”. O ancora, nel luglio 2019, nello studio Ovale, in presenza del premio Nobel per la pace (2018), Nadia Murad – attivista yazida per i diritti umani – Trump le aveva domandato: “E per quale ragione ti hanno dato il Nobel?“.

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