Una squalifica a un pugile che non c’è più. È il passo falso in cui è incappata l’UKAD, l’Agenzia antidoping britannica, che ha rilasciato un comunicato lunedì pomeriggio, 24 giugno, annunciando lo stop di quattro anni per il pugile Moises Calleros, salvo poi scusarsi dopo esser venuta a conoscenza della sua morte. “L’UKAD ha ricevuto questa informazione poco dopo aver pubblicato i dettagli dell’esito del caso. Prima non ne era a conoscenza”, si legge nella nota di rettifica pubblicata.

Il primo comunicato è stato prontamente rimosso dai canali dell’agenzia, ma questo non ha comunque impedito a qualcuno di notarlo e diffonderlo. Qui si annunciava la squalifica di Calleros dalla boxe per quattro anni, dopo che il messicano era risultato positivo alla cocaina in un test antidroga in occasione della sua sconfitta contro il britannico Galal Yafai in un match di aprile 2023. Queste le parole riportate da The Independent: “Violazione delle regole antidoping. Il pugile professionista Moises Calleros è stato squalificato per quattro anni, a seguito di violazioni delle norme antidoping (ADRV) per la presenza e l’uso di sostanze vietate, cocaina e il suo metabolita”. Una volta appresa la notizia della sua morte, avvenuta lo scorso marzo, è stata pubblicata la rettifica ancora visibile: “L’antidoping britannico ha ricevuto informazioni riguardanti la morte del pugile Moises Calleros poco dopo aver annunciato i dettagli dell’esito del caso lui riguardante. Sfortunatamente, l’UKAD non aveva informazioni sulla sua triste scomparsa al momento della pubblicazione e ha rimosso tutti i dettagli di questo caso dai suoi canali”.

La morte di Calleros, 34enne, è ancora avvolta nel mistero. La sconfitta contro Yafai si è rivelata il penultimo incontro della sua carriera. Quello finale lo ha visto trionfare su Gerardo Verde Moreno a Ensenada, in Messico, nel dicembre 2023. Ha debuttato professionalmente nel 2008 e ha lottato nei pesi mosca leggeri. Nel 2018 ha giocato anche un match per il titolo mondiale, ma è stato costretto a ritirarsi contro Ryuya Yamanaka. In carriera ha lottato contro campioni del calibro di Julio Cesar Martinez, Jose Argumendo e Francisco Rodriguez e ottenuto 37 vittorie, 11 sconfitte e un pareggio.

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