Legalità e lotta alla corruzione, contrasto ai privilegi della politica, reddito di cittadinanza. Sono state queste le battaglie fondanti con cui i cittadini ci hanno conosciuto agli albori del 2013. L’Italia fu tappezzata da manifesti con gli slogan “Nessuno deve rimanere indietro”, “Mandiamoli tutti a casa” “Usciamo dal buio” senza che alcun faccione, neanche quello di Beppe Grillo, coprisse i muri della città.

Messaggi evocativi per problemi concreti e con coerenza ci presentavamo tutti incensurati, tutti cittadini alla loro prima esperienza che si dimezzavano lo stipendio da parlamentare entrando in perfetta sintonia con i cittadini in difficoltà. Nel 2018 sono stato il parlamentare che al suo secondo mandato aveva tagliato di più del proprio stipendio certificando la cifra con gli estratti conto della banca. Oggi il M5S deve ripartire da battaglie radicali, deve tornare a sostituire le facce dei manifesti con le nuove parole d’ordine. Chi inquina paga, contrasto ai privilegi di multinazionali e multimiliardari che sono la nuova casta che ci governa, riduzione dell’orario di lavoro per liberare il nostro tempo per la cura delle nuove generazioni e del pianeta.

Chi sta distruggendo il nostro pianeta con i suoi eccessi di produzione, con le sue spinte al consumismo tossico non sta pagando il conto e lo fa pagare a noi e ai nostri figli.

Ci stiamo avvicinando alla cifra di 754,4 miliardi di dollari spesi in pubblicità, a livello globale. Per devastare di più l’ambiente, per inquinarlo di più, per sventrare più montagne, per sottrarre più risorse alla terra e riempire di rifiuti il pianeta. E nessuno paga. Non paga chi spinge all’acquisto di oggetti e crea bisogni inutili rendendoci infelici, non paga chi prende la nostra acqua e le risorse del pianeta invadendoci di CO2, non paga chi ci invade di rifiuti. Oggi quando guardiamo una vetrina sappiamo che la grande maggioranza degli oggetti che vediamo saranno rifiuti ma nessuno pagherà per quello.

Queste spa e i loro azionisti devono restituirci e pagare quello che si stanno prendendo: la nostra felicità, la nostra aria, la nostra acqua, le nostre montagne, la nostra terra, il nostro pianeta. Con i soldi che pagano per il loro debito ambientale possiamo trovare le risorse per aiutare chi non arriva a fine mese e per salvare il pianeta entro il 2050 dalla devastazione ambientale.

Contrastiamo i privilegi di multinazionali e miliardari che pagano tasse ridicole, che eludono il fisco e che stanno decidendo le regole della nostra vita sociale con gli algoritmi delle loro piattaforme digitali, con la loro pesante influenza sulle nazioni democratiche e non, utilizzando il loro potere economico. Le multinazionali e i miliardari, la finanza e le banche possono comprarsi le scelte della politica, possono costruire campagne mediatiche nelle tv che posseggono o nelle piattaforme social che controllano. Possono far crollare un leader politico e foraggiarne un altro.

I cittadini lo hanno capito e non vanno più a votare. Per questo ci vuole una forza come il M5S capace di riportare giustizia, cancellando poteri e privilegi e rinforzando la democrazia. Più limiti per chi sta accumulando potere e ricchezza per riconsegnarli al cittadino comune che li ha persi. È ora di mettere fine alla società più disuguale della storia applicando l’agenda Oxfam.

Riduciamo il tempo di lavoro a parità di salario per tutti i cittadini che sono diventati nonni e vogliono dedicare più tempo ai nipoti, a tutti i cittadini che sono diventati genitori e non vogliono abbandonare il proprio figlio davanti ad uno smartphone. I nostri figli sono cresciuti da Zuckerberg e dagli algoritmi o gli influencer di Tik Tok, addestrati al consumo compulsivo e programmati all’infelicità a causa del vuoto in cui vengono abbandonati. Riduciamo il tempo lavoro a parità di salario a chi vuole occuparsi di politica e di ambiente in forma volontaria, a chi si occupa della cura degli altri e del pianeta. Ci sono mille buoni motivi per farlo: riduzione della disoccupazione, riduzione di consumo, riduzione di produzione e stress, riduzione di inquinamento, riduzione della devastazione ambientale mentre la tecnologia, la robotica e l’intelligenza artificiale ormai possono fare il lavoro degli schiavi di un tempo.

Ridiamo potere al cittadino, ridiamogli un pianeta in cui vivere, ridiamogli il suo tempo.

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