Shimpei Tominaga, l’imprenditore giapponese di 56 anni, colpito da un pugno mentre cercava di sedare una rissa, è morto mercoledì all’ospedale di Udine. L’uomo era ricoverato da quattro giorni in Terapia Intensiva e ieri notte era stata attivata la commissione per l’accertamento della morte cerebrale.
Come aveva fatto sapere il procuratore di Udine, Massimo Lia, la posizione di Samuele Battistella, il ventenne di Mareno di Piave (Treviso) che aveva sferrato il pugno, in caso di morte dell’uomo si sarebbe aggravata. Infatti adesso il reato imputatogli è quello di omicidio preterintenzionale. Il ragazzo si trova in carcere a Udine assieme a due coetanei; sono tutti e tre residenti nel Trevigiano.
L’uomo aveva preso le difese di un giovane straniero sanguinante, che si era rifugiato in un negozio perché inseguito da alcuni ragazzi. Si è limitato a invitare alla calma e uno degli inseguitori ha reagito sferrandogli un pugno e facendolo cadere a terra. Ha battuto la testa sullo spigolo del marciapiede e ha riportato fratture craniche multiple.
La Squadra mobile e le Volanti della questura invece avevano rintracciato poco dopo cinque ragazzi e li avevano portati in Questura. A inchiodarli anche i filmati della videosorveglianza e le riprese fatte con i telefonini da alcuni testimoni. Tominaga era titolare di una nota ditta di import-export, commercia mobili dal Giappone dove vivono la moglie e il figlio partiti subito per raggiungerlo.