La responsabilità della incredibile marginalizzazione dell’Italia è solo di Giorgia Meloni che ha aperto conflitti in ogni angolo di Europa. Ha parlato di caminetti e di inciuci, ma parliamoci chiaro: lei in quei caminetti dove si sono decise le trattative ci sarebbe entrata volentieri, ma le hanno chiuso la porta“. È la frecciata del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una intervista a Radio Radicale.

Bonelli aggiunge: “Oggi è venuta in Aula visibilmente nervosa, lo si leggeva dagli occhi: una premier e capo politico che è stata totalmente emarginata. Una ingenuità incredibile perché tutti sanno come funzionano i meccanismi europei. Lei si era forse illusa di poter spostare l’asse della maggioranza verso il centrodestra. Così non è stato perché i numeri hanno detto il contrario”.

Al giornalista Lanfranco Palazzolo che gli chiede se il leader di Forza Italia Antonio Tajani avrebbe potuto dare una mano a Meloni sulle nomine in Ue, Bonelli risponde: “Tajani non è in grado di fare nulla perché il giudizio e l’immagine che Meloni e il suo partito hanno dato all’Europa è devastante: un partito che non solo non è riuscito a fare i conti col passato ma che giustifica posizioni, simbologie, inneggiamenti al nazifascismo. E quelle immagini (dell’inchiesta di Fanpage, ndr) le hanno viste. Quindi – continua – è una premier che preoccupa per quelle posizioni ma anche perché ha una visione dell’Europa abbastanza bizzarra: da un lato, si prende i 200 miliardi del Pnrr, dall’altro lato chiede meno Europa. Non può funzionare così e di fronte a queste posizioni ambigue, iper-personaliste e nazionaliste ne trae le conseguenze e viene marginalizzata”.

Dichiarazioni di apprezzamento del leader dei Verdi nei confronti di Marina Berlusconi, che oggi sul Corriere della Sera ha confessato la sua vicinanza alla sinistra sui diritti civili (“Se parliamo di aborto, fine vita o diritti Lgbtq, mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso. Perché ognuno deve essere libero di scegliere”): “È una posizione importante che aiuta anche ad aprire un dibattito sereno e civile su questioni che sono fondanti in una società civile, ma purtroppo bisogna constatare che c’è una distanza abissale tra le posizioni di Marina Berlusconi e quelle espresse dal governo a guida Meloni, perché Giorgia Meloni – chiosa – è quella che manda gli integralisti cattolici nei consultori contro le donne ed è quella che non vuole assolutamente riconoscere i diritti della comunità Lgbtq+. Non so se le parole di Marina Berlusconi lasceranno uno strascico politico ma è una posizione da apprezzare assolutamente e quindi l’accolgo con un plauso”.

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