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Clarisse scomunicate, un nuovo colpo di scena nella vicenda delle monache di Belorado

Si aggiunge un nuovo capitolo alla storia delle clarisse che sono state scomunicate. In un nuovo colpo di scena, le dieci monache del monastero di Belorado (Burgos), cacciate dalla chiesa cattolica sabato dall’arcivescovo di Burgos per lo scisma , si sono smarcate oggi anche dalla chiesa della Pia Unione di San Paolo Apostolo, che avevano abbracciato, e hanno allontanato il falso vescovo e fondatore della setta, Pablo de Rojas Sanchez-Franco, dal monastero.

Oggi “camminano libere e sole”, assicurano in un comunicato ripreso dall’agenzia Efe, in cui informano di aver allontanato dal convento Pablo de Rojas e José Ceacero, il sedicente prete che aveva fatto da portavoce, e di avere il pieno controllo del monastero. I due esponenti della Pia Unione, “dalla cui giurisdizione prendiamo le distanze”, segnalano le ex suore, non sono più nel monastero da lunedì. Le clarisse sostengono ora di non riconoscere altra autorità che “i tribunali di Giustizia”. Il falso vescovo della setta, scomunicato nel 2019 dalla Santa Sede, e il suo portavoce risiedavano nel monastero da settimane, con il pretesto di dare “assistenza spirituale” alle religiose ribelli. Nel comunicato, firmato dai propri legali, le clarisse non rinunciano però alla battaglia economico-immobiliare intrapresa con l’arcivescovado di Burgos.

Foto di archivio