Donne sposate? Qui non potete lavorare. È quanto emerge all’interno dello stabilimento indiano della Foxconn, uno dei principali produttori di dispositivi Apple. E a riportarlo è un’inchiesta della Reuters, pubblicata sul suo sito. Il motivo? Hanno maggiori responsabilità familiari rispetto alle donne non sposate. Non solo. Hanno “molti problemi dopo il matrimonio”, dei “figli” e “i fattori di rischio aumentano quando si assumono”, spiega S. Paul, ex dirigente delle risorse umane presso Foxconn India.

Paul ha affermato che i dirigenti dell’azienda trasmettono verbalmente le regole alle agenzie di reclutamento indiane, incaricate direttamente dalla Foxconn nello scovare candidati, presentarli per i colloqui ed assumerli. E per le donne indiane, poter lavorare in un’azienda che produca dispositivi per la Apple significa strappare un biglietto di uscita dalla povertà estrema. Infatti, Foxconn offre anche un vitto, alloggio e uno stipendio mensile di circa 200 dollari, più o meno in linea con il Pil pro capite dell’India. Questi lavori sono il tipo di opportunità offerte dalle società multinazionali che il governo ha incoraggiato per contribuire a migliorare gli standard di vita.

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