Il presidente keniano Williamo Ruto ha annunciato di aver ritirato la controversa legge finanziaria che prevedeva aumenti delle tasse e che aveva scatenato le proteste della popolazione, culminate con l’assalto al Parlamento di martedì scorso. A riportarlo è il sito del quotidiano The Star ed altri media che aggiungono che il disegno di legge – non firmato – sarà rinviato nuovamente alla camera legislativa, con una serie di emendamenti che i deputati dovranno prendere in considerazione, con i punti chiave che dovranno essere modificati. Ruto ha affermato che la sua amministrazione coinvolgerà i giovani kenioti – i protagonisti dei moti di protesta – per “gestire gli affari del Paese” ed elaborare metodi di raccolta delle entrate.
“Ascolteremo la voce dei cittadini“, ha detto il presidente keniano. E durante il discorso trasmesso su tutte le emittenti nazionali, Ruto ha anche espresso le sue condoglianze per i dimostranti che hanno perso la vita, ieri, durante gli scontri: “Sei persone sono morte e questo non sarebbe dovuto accadere, e ci sarà un quadro di riferimento per garantire che ne venga dato conto”.
È proprio la legge finanziaria la causa scatenante per cui la manifestazione di protesta della generazione Z, a Nairobi, è degenerata fino all’assalto al palazzo parlamentare dato poi alle fiamme. Moti che hanno provocato la dura reazione della polizia e dell’esercito keniano. Una scelta, quella di schierare anche i militari “in risposta all’emergenza sulla sicurezza causata dalle violente proteste in corso”, in tutto il Paese “che hanno provocato la distruzione di infrastrutture“, aveva precisato il ministro della Difesa Aden Bare Duale.
Dalle immagini televisive che erano state trasmesse sul sito del quotidiano Daily Nation, si vedevano anche deputati fuggire dal palazzo. E la Croce Rossa del Kenya aveva inoltre affermato che durante le proteste anche il suo personale e i volontari erano stati presi di mira e attaccati dalla polizia. Alcuni erano rimasti feriti.