Un gol per diventare re. Mattia Zaccagni ha deciso all’ultimo respiro la partita fra Croazia e Italia e il suo gol “alla Del Piero” ha spedito la Nazionale agli ottavi di finale di Euro 2024, facendo esplodere di gioia milioni di italiani, compresi ovviamente i suoi genitori: “È stata una gioia immensa. Quel gol è il sogno di ogni bambino quando comincia a giocare a calcio. Abbiamo sentito al telefono nostro figlio poco dopo la fine della partita ed era al settimo cielo. E noi con lui”. A parlare è il padre Fabio Zaccagni, intervistato dal Corriere di Bologna.
Il percorso di Zaccagni è iniziato fra i campi di Bellaria, comune in provincia di Rimini, a cui tiene ancora tanto: “Lui è molto legato alla zona. È venuto qui prima di partire per il ritiro in Germania perché ha inaugurato il suo stabilimento balneare, l’Exotica Beach Charme”, ha raccontato il padre. Da Bellaria a Berlino, l’attaccante si è guadagnato il momento di gloria contro la Croazia dopo una lunga gavetta: “All’epoca c’era la C2, poi poco dopo tempo Mattia si trasferì in Veneto, prima al Venezia, poi al Verona e infine al Cittadella, fino alla recente avventura ancora felicemente in corso con la Lazio, dove sta bene. Ora lo vediamo poco e anche per questo il suo passaggio da Bellaria a inizio mese ci ha reso molto felici”.
Fabio Zaccagni volerebbe all’istante in Germania per stare insieme al figlio, ma il viaggio resta difficile a causa del suo lavoro, ossia la gestione di un hotel nel cuore di Bellaria Igea Marina: “La partita l’abbiamo seguita qui in albergo, lo gestiamo io e mia moglie. Siamo in Romagna e in questo periodo si lavora negli alberghi e pure tanto. Non so se riusciremo ad andare in Germania. Anche perché faremmo fatica a trovare voli da aeroporti vicini per Berlino”. Il sostegno, comunque, non mancherà: “Certamente il 29 giugno saremo quantomeno incollati alla televisione come abbiamo già fatto”.
A celebrare l’attaccante della Nazionale è anche il sindaco della città, Filippo Giorgetti: “Conosco di persona Zaccagni. Questa cittadina è esplosa di gioia per lui e con lui”. Poi l’elogio alla famiglia: “Quando morì suo nonno Ermanno, ricordo che Mattia prese un congedo per venire insieme ai cugini, guidandoli alle esequie del nonno. La famiglia Zaccagni, del resto, è molto grande. E come non ricordare che a Natale ogni anno fa una donazione alle associazioni di volontariato. E lo fece durante il Covid. Tanto che noi riconoscemmo questo impegno conferendogli il Premio Panzini, che è un po’ il nostro ‘Ambrogino d’oro‘. Il rapporto con Mattia di Bellaria è fantastico“. E la città fa il tifo per lui, per un altro gol decisivo.