L’allarme è scattato negli Stati Uniti: nel Paese dove il calcio è uno sport secondario, si sta giocando la Copa America. Un evento preparatorio sia al mondiale per club in programma tra un anno proprio negli Usa, ma soprattutto per il Mondiale 2026, che sarà diviso tra Stati Uniti, Canada e Messico. La Copa America è di fatto una prima prova generale, per la portata dell’evento e perché si svolge nello stesso periodo. Ma sta emergendo un problema: il caldo estremo. Durante la partita Perù-Canada, infatti, il guardalinee Humberto Panjoj è caduto improvvisamente a terra allo scadere del primo tempo. Il primo ad accorgersene è stato il portiere canadese Maxime Crépeau, che ha chiamato a gran voce i soccorsi. Panjoj è svenuto per via del caldo.
Il guardalinee è stato subito immobilizzato e portato fuori in barella. Fortunatamente stava regolarmente respirando. Il portiere canadese Crépeau poi ha dichiarato: “Ho avuto la notizia che ora sta bene, quindi grazie a Dio. Ma dobbiamo affrontare questo problema“. Effettivamente il problema esiste ed è appunto il caldo. Il guardalinee originario del Guatemala è svenuto a causa della temperatura eccessiva che si stava abbattendo sullo stadio di Kansas City. Secondo le rilevazioni, in quegli istanti era pari a 38 gradi con un 53% di umidità.
A questo episodio si è arrivati anche perché agli uomini sul campo non è stata concessa alcuna pausa per abbeverarsi e rinfrescarsi. “Non mi interessa quello che dice la gente, la salute delle persone in campo deve essere tenuta in considerazione. È stata una di quelle partite le cui condizioni non le augureresti neanche al tuo peggior nemico“, ha detto ancora Crépeau. La partita è poi ripresa e si è conclusa per 1-0 in favore del Canada. Ma intanto l’allarme è scattato: ai Mondiali il rischio è di rivedere le stesse scene, sia negli Usa che in Messico. Mentre in Canada potrebbe perfino fare freddo. Paradossi delle competizioni sempre più allargate. E sempre per nulla attente al cambiamento climatico e ai suoi effetti.