Stanchezza, squadre bloccate, nazionali a fine ciclo, nazionali inspiegabilmente – ma poi alla fine una spiegazione c’è sempre – mosce, l’exploit della Georgia e l’eterno psicodramma dell’Italia (della serie, “se famo sempre riconosce”): la fase eliminatoria degli Europei 2024 in Germania ha prodotto, per ora, questo copione.

PROMOSSI
Georgia (7,5) Debuttante nella fase finale di una grande manifestazione calcistica, la squadra di Willy Sagnol, ex terzino francese – ricordiamo ancora la grinta dopo il rigore rifilato all’Italia nella finale mondiale 2006, ora sembra lo zio – ha conquistato il pass per gli ottavi dopo il 2-0 sul Portogallo. La squadra di Martinez, già qualificata, ha fatto turn over, lasciando in panchina Bernardo Silva (7,5). Il 2-0 ci sta tutto, grazie anche alle parate di Giorgi Mamardashvili (8), nato a Tblisi e di stanza a Valencia, il migliore nel ruolo nel torneo insieme a Donnarumma. La qualificazione ha un impatto enorme per la Georgia, dove nelle piazze si sta lottando per entrare in Europa. Proprio Gianluigi Donnarumma (8) è l’unico calciatore azzurro che possiamo inserire nella top 11 del torneo: se il migliore dei nostri è stato chi gioca tra i pali, è chiaro quale sia stato l’andazzo per Spalletti.

Austria (7,5) e Svizzera (7), rappresentanti della seconda fascia, sono state le selezioni che hanno convinto di più. L’Austria ha perso all’esordio contro la Francia (0-1 su autorete), ma ha poi vinto il girone, grazie al 3-1 sulla Polonia e al 3-2 sull’Olanda. Sabitzer (8) è il suo profeta, ma è l’insieme che sorprende. Ora sfida negli ottavi contro la Turchia: c’è molta storia alle spalle, con le guerre che contrapposero per secoli la Casa d’Asburgo all’Impero Ottomano. L’assedio di Vienna risale al 1529: cinque secoli dopo è più prevedibile, sul campo, l’assalto della nazionale di Ralf Rangnick (7,5), l’ideologo del Gegenpressing sublimato da Jurgen Klopp al Liverpool. Rangnick si è messo alle spalle il flop con il Manchester United nel 2022: è uno dei ct più ispirati del torneo. La Svizzera (3-1 con l’Ungheria e doppio 1-1 con Scozia e Germania) sogna di fare un altro scherzetto all’Italia, dopo averla spedita ai playoff nelle qualificazioni mondiali 2022: giocatori come Sommer (6), Akanji (7), il redivivo Xhaka (7,5), Aebischer (7), Freuler (7) e Ndoye (7) meritano il massimo rispetto. La Spagna (8) ha fatto percorso netto, tre successi su tre: memorabile la lezione di calcio rifilata all’Italia il 20 giugno. Il Portogallo (7) è piaciuto contro Repubblica Ceca (2-1) e Turchia (3-0), poi si è concesso un turno di riposo contro la Georgia. La Germania (7) è stata divertente contro Scozia (5-1) e Ungheria (2-0), ma quando il livello dell’avversario è aumentato (la Svizzera), c’è stato un passo indietro. Promosse anche Slovenia (6), Slovacchia (6,5), Romania (6) e Danimarca (6).

Europei 2024, ecco il tabellone degli ottavi: l’Italia sorride | Calendario e partite

BOCCIATI
La Croazia (5) ha chiuso un ciclo: il gol di Zaccagni al 98’ è stato un colpo al cuore. La Serbia (4) ha pagato il flop degli attaccanti, a cominciare da Vlahovic (4) – e qui si potrebbe fare qualche riflessione sui problemi di Allegri -, mentre la Scozia (4) è andata peggio del previsto. Male anche Polonia (4) e Repubblica Ceca (5), ma almeno la nazionale di Hasek ha l’alibi dell’espulsione discutibile di Barak nella sfida decisiva contro la Turchia. Giocare dal 20’ in poi in dieci è stato frustrante, ma ha costretto la banda di Montella (5,5) a soffrire fino all’ultimo secondo. Pessimi, in generale, i tifosi (3): dalle scorribande ispirate dai movimenti di estrema destra nelle prime giornate ai lanci di oggetti in campo, fino alle invasioni a caccia di notorietà e di selfie. Dopo la pausa Covid, il tifo nelle sue forme peggiori è tornato protagonista.

RIMANDATI
Italia (5), Belgio (5,5), Inghilterra (5) e Olanda (5) possono festeggiare solo la qualificazione agli ottavi, tutto il resto è discutibile. L’Italia gioca male, colpa della mancanza di qualità, ma anche delle lune di Spalletti (5, la scimmia del nervosismo e dei sospetti che si porta da sempre sulle spalle è tornata protagonista). Il Belgio ha divorato vagoni di gol con Lukaku (5), sfortunato e colpevole. L’Inghilterra ha un enorme potenziale, frustrato dalla stanchezza della Premier e dai limiti evidenti del ct: Southgate (4) è spernacchiato dai media in patria e se non andrà oltre i quarti – gli ottavi prevedono una sfida abbordabile contro la Slovacchia –, sarà licenziato. L’Olanda vive di alti e bassi. La Turchia (5,5) dipende dall’estro di Calhanoglu. Da rivedere anche arbitri e VAR, ricordano per l’ennesima volta che la tecnologia non ha colpe: il problema restano gli uomini che la gestiscono.

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