Qualcuno parla degli ebrei come di una “casta“, un’esponente di spicco come Flaminia Pace prima esprime solidarietà a Ester Mieli – senatrice di Fratelli d’Italia ed ex portavoce della comunità ebraica a Roma – e poi la canzona raccontando di “prendersi per il culo sulle svastiche“. Ma ci sono anche chat in cui si parla di “camerati” , di “neri che puzzano” perché “in Africa non sono abituati all’acqua”, di “ebrei infami” e in cui si afferma che “i down sono menomati“. La seconda puntata dell’inchiesta di Fanpage sul circolo romano Pinciano di Gioventù Nazionale, organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, manda in tilt le sinapsi del partito di Giorgia Meloni. Dopo il silenzio della premier e la timida difesa dell’organizzazione affidata dopo la prima puntata al ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, qualcosa si è mosso nelle file del principale partito della maggioranza.
L’imbarazzo di Mieli – “Come senatrice della Repubblica italiana componente di FdI, non mi riconosco in quelle immagini, in quei comportamenti e in quelle parole che sono state mostrate”, afferma Mieli in una nota. “Non ritrovo la realtà che conosco di Fratelli d’Italia e Gioventù nazionale. È evidente che la presenza di elementi nostalgici piegati a un passato riprovevole e criminale non mi appartengono. Le parole e i comportamenti là tenuti sono per me motivo di condanna e disapprovazione. Sono sicura che i vertici di FdI sapranno confermare la vocazione e la sostanza di un partito conservatore completamente libero da ideologie e comportamenti pericolosamente nostalgici”. Difficile, in effetti, per la vicepresidente della Commissione Segre sull’odio antisemita restare in silenzio di fronte a una militante che nel filmato afferma: “Gli ebrei sono una casta, campano di rendita in virtù dell’Olocausto. Sono troppi, io la disprezzo come razza, perché oggettivamente è una razza. C’è la razza ariana, c’è la razza ebraica, c’è la razza nera”.
Gli interventi di La Russa e Crosetto – A Mieli è arrivata la solidarietà del presidente del Senato Ignazio La Russa, che definisce la senatrice “vittima di frasi inaccettabili da parte di alcuni militanti di Gioventù nazionale. Frasi che vanno contro i valori del nostro partito, fermamente radicati nei principi della democrazia, della libertà e del rispetto della dignità umana. Esprimo totale e ferma condanna verso ogni forma di razzismo e antisemitismo che sono da sempre agli antipodi dei valori a cui ho ispirato il mio impegno politico”. E nel pomeriggio interviene anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia insieme all’attuale premier e a La Russa: “Voglio esprimere la mia totale solidarietà e vicinanza alla senatrice Ester Mieli, vittima di offese intollerabili, che non possono passare sotto silenzio. Nel partito di cui sono stato con orgoglio uno dei fondatori non può esserci spazio per persone, parole e pensieri come quelli che ho ascoltato. Vanno presi provvedimenti immediati ed esemplari, come ha già ha preannunciato la dirigenza FdI. È imperativo reagire con durezza. Scusa, Ester, a nome di tutti noi”, scrive.
La giravolta di Donzelli – Da vertigini la retromarcia che sulla vicenda fa il deputato Giovanni Donzelli, responsabile Organizzazione del partito: “Non do alcuna credibilità alle inchieste faziose degli organi di stampa militanti della sinistra“, attaccava nel tardo pomeriggio di ieri il deputato, responsabile organizzazione di FdI. “Il tentativo di rappresentare Fratelli d’Italia come un movimento estremista e nostalgico è patetico e insulta più di un quarto degli elettori italiani che hanno votato FdI”, diceva ancora arrivando a un evento elettorale a Ponsacco, dove il centrodestra ha conquistato il Comune. “In Fratelli d’Italia non c’è spazio per razzisti, antisemiti, violenti e nostalgici delle dittature del Novecento. Ma da quello che vediamo in questi giorni c’è ampio spazio per questa gente a sinistra. Peccato che questi sedicenti giornalisti d’inchiesta mantengano una desolante omertà su tutto quanto succeda a sinistra”.
In serata, però, lo stesso Donzelli diffonde una nota con toni molto diversi, in cui si annunciano persino provvedimenti: “Ribadiamo: nessuno spazio in Fratelli d’Italia per razzisti, estremisti e antisemiti. Sono inaccettabili, nonostante le modalità con cui sono state carpite e divulgate, le frasi che si sentono in filmati diffusi oggi che riprendono militanti del nostro partito usare un linguaggio incompatibile con i valori di riferimento del nostro movimento politico. Solidarietà alla senatrice Ester Mieli per gli insulti che le vengono rivolti. Fratelli d’Italia interverrà con grande fermezza nei confronti dei responsabili”, concludeva Donzelli. In questa seconda puntata, peraltro, il deputato viene tirato direttamente in ballo per il suo legame professionale con due esponenti dell’organizzazione: Caterina Funel, componente della segreteria congressi di Fdi, e Ilaria Partipilo, presidente di Gioventù Nazionale a Bari, della quale vengono messi in luce i rapporti con il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, di Fratelli d’Italia.
La Comunità ebraica: “Ora provvedimenti” – In mattinata è arrivata anche una netta presa di posizione della Comunità ebraica di Roma, che ha condannato “le immagini vergognose di razzismo e antisemitismo emerse dall’inchiesta – si legge in una nota del presidente Victor Fadlun – ed esprime solidarietà alla senatrice Ester Mieli, vittima di offese intollerabili. Chiediamo che vengano presi provvedimenti adeguati, anche da FdI come ha annunciato. È imperativo che la società e le istituzioni reagiscano con forza contro ogni forma di odio e discriminazione“.
Le prime dimissioni – Una prima conseguenza sono state le dimissioni di Flaminia Pace, segretaria del circolo romano Pinciano di Gioventù Nazionale, che ha lasciato il proprio incarico nel Consiglio nazionale dei giovani, l’organo consultivo che rappresenta i giovani nell’interlocuzione con le istituzioni. “La cosa più bella è stata ieri prendersi per il culo sulle svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa in solidarietà a Ester Mieli“, dice Pace nel filmato di Fanpage. E per Tommaso Foti, capogruppo meloniano alla Camera, la questione potrebbe chiudersi qui: “Ci sono state delle prese d’atto dai responsabili, una delle dirigenti si è dimessa dall’organo istituzionale, il più importante tra gli incarichi ricoperti. In FdI chi sbaglia paga, state tranquilli”, ha detto ai cronisti a Montecitorio.
Politica
Inchiesta Fanpage sui giovani di FdI, La Russa: “Frasi inaccettabili sulla senatrice Mieli”. Crosetto: “Nel partito non c’è spazio per loro”
Qualcuno parla degli ebrei come di una “casta“, un’esponente di spicco come Flaminia Pace prima esprime solidarietà a Ester Mieli – senatrice di Fratelli d’Italia ed ex portavoce della comunità ebraica a Roma – e poi la canzona raccontando di “prendersi per il culo sulle svastiche“. Ma ci sono anche chat in cui si parla di “camerati” , di “neri che puzzano” perché “in Africa non sono abituati all’acqua”, di “ebrei infami” e in cui si afferma che “i down sono menomati“. La seconda puntata dell’inchiesta di Fanpage sul circolo romano Pinciano di Gioventù Nazionale, organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, manda in tilt le sinapsi del partito di Giorgia Meloni. Dopo il silenzio della premier e la timida difesa dell’organizzazione affidata dopo la prima puntata al ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, qualcosa si è mosso nelle file del principale partito della maggioranza.
L’imbarazzo di Mieli – “Come senatrice della Repubblica italiana componente di FdI, non mi riconosco in quelle immagini, in quei comportamenti e in quelle parole che sono state mostrate”, afferma Mieli in una nota. “Non ritrovo la realtà che conosco di Fratelli d’Italia e Gioventù nazionale. È evidente che la presenza di elementi nostalgici piegati a un passato riprovevole e criminale non mi appartengono. Le parole e i comportamenti là tenuti sono per me motivo di condanna e disapprovazione. Sono sicura che i vertici di FdI sapranno confermare la vocazione e la sostanza di un partito conservatore completamente libero da ideologie e comportamenti pericolosamente nostalgici”. Difficile, in effetti, per la vicepresidente della Commissione Segre sull’odio antisemita restare in silenzio di fronte a una militante che nel filmato afferma: “Gli ebrei sono una casta, campano di rendita in virtù dell’Olocausto. Sono troppi, io la disprezzo come razza, perché oggettivamente è una razza. C’è la razza ariana, c’è la razza ebraica, c’è la razza nera”.
Gli interventi di La Russa e Crosetto – A Mieli è arrivata la solidarietà del presidente del Senato Ignazio La Russa, che definisce la senatrice “vittima di frasi inaccettabili da parte di alcuni militanti di Gioventù nazionale. Frasi che vanno contro i valori del nostro partito, fermamente radicati nei principi della democrazia, della libertà e del rispetto della dignità umana. Esprimo totale e ferma condanna verso ogni forma di razzismo e antisemitismo che sono da sempre agli antipodi dei valori a cui ho ispirato il mio impegno politico”. E nel pomeriggio interviene anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia insieme all’attuale premier e a La Russa: “Voglio esprimere la mia totale solidarietà e vicinanza alla senatrice Ester Mieli, vittima di offese intollerabili, che non possono passare sotto silenzio. Nel partito di cui sono stato con orgoglio uno dei fondatori non può esserci spazio per persone, parole e pensieri come quelli che ho ascoltato. Vanno presi provvedimenti immediati ed esemplari, come ha già ha preannunciato la dirigenza FdI. È imperativo reagire con durezza. Scusa, Ester, a nome di tutti noi”, scrive.
La giravolta di Donzelli – Da vertigini la retromarcia che sulla vicenda fa il deputato Giovanni Donzelli, responsabile Organizzazione del partito: “Non do alcuna credibilità alle inchieste faziose degli organi di stampa militanti della sinistra“, attaccava nel tardo pomeriggio di ieri il deputato, responsabile organizzazione di FdI. “Il tentativo di rappresentare Fratelli d’Italia come un movimento estremista e nostalgico è patetico e insulta più di un quarto degli elettori italiani che hanno votato FdI”, diceva ancora arrivando a un evento elettorale a Ponsacco, dove il centrodestra ha conquistato il Comune. “In Fratelli d’Italia non c’è spazio per razzisti, antisemiti, violenti e nostalgici delle dittature del Novecento. Ma da quello che vediamo in questi giorni c’è ampio spazio per questa gente a sinistra. Peccato che questi sedicenti giornalisti d’inchiesta mantengano una desolante omertà su tutto quanto succeda a sinistra”.
In serata, però, lo stesso Donzelli diffonde una nota con toni molto diversi, in cui si annunciano persino provvedimenti: “Ribadiamo: nessuno spazio in Fratelli d’Italia per razzisti, estremisti e antisemiti. Sono inaccettabili, nonostante le modalità con cui sono state carpite e divulgate, le frasi che si sentono in filmati diffusi oggi che riprendono militanti del nostro partito usare un linguaggio incompatibile con i valori di riferimento del nostro movimento politico. Solidarietà alla senatrice Ester Mieli per gli insulti che le vengono rivolti. Fratelli d’Italia interverrà con grande fermezza nei confronti dei responsabili”, concludeva Donzelli. In questa seconda puntata, peraltro, il deputato viene tirato direttamente in ballo per il suo legame professionale con due esponenti dell’organizzazione: Caterina Funel, componente della segreteria congressi di Fdi, e Ilaria Partipilo, presidente di Gioventù Nazionale a Bari, della quale vengono messi in luce i rapporti con il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, di Fratelli d’Italia.
La Comunità ebraica: “Ora provvedimenti” – In mattinata è arrivata anche una netta presa di posizione della Comunità ebraica di Roma, che ha condannato “le immagini vergognose di razzismo e antisemitismo emerse dall’inchiesta – si legge in una nota del presidente Victor Fadlun – ed esprime solidarietà alla senatrice Ester Mieli, vittima di offese intollerabili. Chiediamo che vengano presi provvedimenti adeguati, anche da FdI come ha annunciato. È imperativo che la società e le istituzioni reagiscano con forza contro ogni forma di odio e discriminazione“.
Le prime dimissioni – Una prima conseguenza sono state le dimissioni di Flaminia Pace, segretaria del circolo romano Pinciano di Gioventù Nazionale, che ha lasciato il proprio incarico nel Consiglio nazionale dei giovani, l’organo consultivo che rappresenta i giovani nell’interlocuzione con le istituzioni. “La cosa più bella è stata ieri prendersi per il culo sulle svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa in solidarietà a Ester Mieli“, dice Pace nel filmato di Fanpage. E per Tommaso Foti, capogruppo meloniano alla Camera, la questione potrebbe chiudersi qui: “Ci sono state delle prese d’atto dai responsabili, una delle dirigenti si è dimessa dall’organo istituzionale, il più importante tra gli incarichi ricoperti. In FdI chi sbaglia paga, state tranquilli”, ha detto ai cronisti a Montecitorio.
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Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "Qual è il suo sogno quando era piccolo?". "Questa è una domanda interessante, perché i sogni cambiano nel corso della vita, con l'età. Quando ero piccolo mi sarebbe piaciuto fare il medico, poi ho cambiato idea. Quando si è a scuola, crescendo, si studia un po' tutto. C'è un momento in cui bisogna scegliere cosa fare. Alla fine ho scelto il diritto, la legge". Così il Capo dello Stato Sergio Mattarella rispondendo ai bambini della scuola de Amicis di Palermo. "Non ho mai sognato di fare il calciatore perché non ero per niente bravo", ha aggiunto sorridendo.
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "C'è molto di buono in questo paese, e questo mi conforta sempre". Così il Presidente della repubblica Sergio Mattarella ai bambini della scuola de Amicis di Palermo. "La fatica viene cancellate dal vedere cose buone che si vedono in Italia", ha detto.
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "Le piacerebbe fare un altro lavoro?". Questa è stata a prima domanda rivolta dagli alunni della scuola de Amicis di Palermo al Capo dello Stato Sergio Mattarella, in visita a sorpresa questa mattina nel plesso. "Io sono vecchio - ha risposto - il mio lavoro non è quello che faccio adesso, il mio lavoro abituale era quello di insegnare Diritto costituzionale all'Università, ma ormai non lo faccio più da tempo. Questo impegno che svolgo ora non è un lavoro, è un impegno per la nostra comunità nazionale. E' faticoso, però è interessante perché consente di stare in contatto con la nostra società, con tutti i cittadini di ogni origine, ed è una cosa di estremo interesse".
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "La musica, così come le iniziative sui libri, la cultura, sono il veicolo della vita, della convivenza, dell'apertura, della crescita personale e collettiva. E' quello che state facendo in questa scuola. Per me è davvero un motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti". Così il Capo dello Stato Sergio Mattarella incontrando i bambini della scuola De Amicis. Nel novembre scorso i bimbi della quinta C furono insultati mentre si esibivano davanti alla Feltrinelli, vestiti con abiti tradizionali africani. "Io ogni anno vado in una scuola per l'apertura dell'anno scolastico, ma non è frequente che vada in altre occasioni. Sono lietissimo di essere qui questa mattina- dice Mattarella- E ringraziarvi per quello che fate. Ringrazio i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono e per come vi guidano nell'accrescimento culturale".
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "Voi siete una scuola che con la cultura, la musica, la lettura, e altre iniziative di crescita culturale, esprime i valori veri della convivenza nel nostro paese e nel mondo, che sempre è più unito, connesso, sempre più senza confini. Ed è una ricchezza crescere insieme, scambiarsi opinioni e abitudini, idee, ascoltare gli altri. fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella si è rivolto ai bambini della scuola De Amicis di Palermo. Nel novembre scorso i bimbi della quinta c, molti dei quali di origini africane, furono insultati per strada mentre si esibivano in uno spettacolo vestiti con abiti tradizionali. "Cercate di trovare la vostra strada secondo le vostre inclinazioni, auguri a tutti voi e complimenti", ha aggiunto. "Sono lietissimo di incontrarvi in questo auditorium che ci accoglie, ragazzi. Ringrazio la dirigente scolastica e i collaboratori, gli insegnanti e li ringrazio per quanto fanno. Voglio fare i complimenti a voi, siete bravissimi. Avete eseguito magistralmente questi due pezzi", ha detto ancora il Capo dello Stato parlando ai ragazzi che si sono esibiti in un breve concerto. "Non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e a voi".
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - “Vivere insieme, dialogare fa crescere. Rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rivolgendosi agli alunni della scuola De Amicis-Da Vinci di Palermo dove si è recato a sorpresa questa mattina. I bambini, lo scorso novembre, furono insultati con epiteti razzisti davanti alla Feltrinelli di Palermo, dove si erano esibiti in uno spettacolo tradizionale. Molti dei bimbi della 5 c, visitata oggi da Mattarella, sono di origini africane. Oggi, tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre, perché la visita è stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco, i bambini hanno rivolto al Presidente alcune domande, consegnandogli dei doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il 'Va, pensiero' dal Nabucco.
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo avere incontrato i bambini della quinta C dell'Istituto De Amicis-Da Vinci di Palermo, che lo scorso novembre furono insultati in centro città per il colore della pelle, perché molti di loro sono di origini straniere, si è fermato in classe a rispondere alle loro domande. Sopra la lavagna in classe c'è una bandiera tricolore.