L’inchiesta “Gioventù Meloniana” di Fanpage.it è un vero capolavoro di giornalismo investigativo, qualcosa che mancava da troppo tempo nel nostro paese. Un tipo di inchiesta indipendente che, oltre a Fanpage, solo Il Fatto Quotidiano e PiazzaPulita di Formigli (che presenterà in tv anche questa seconda parte) propongono e diffondono.
La seconda parte, presentata ieri sera al Monk, ci ha offerto uno spaccato scioccante e rivelatore del movimento giovanile di Fratelli d’Italia (FdI). Antisemitismo, razzismo e omofobia emergono come un cancro nascosto tra le fila di Gioventù Nazionale, e grazie al lavoro instancabile dell’unità investigativa Backstair di Fanpage.it, finalmente possiamo vedere cosa si cela dietro le dichiarazioni pubbliche di moderazione e rispetto.
Questo è il tipo di giornalismo di cui abbiamo disperatamente bisogno. Fanpage.it ha dimostrato un coraggio e una dedizione alla verità che dovrebbero essere il cuore pulsante del giornalismo. Mentre la Rai e altri media tradizionali hanno scelto di ignorare la prima parte di questa inchiesta, chiudendo un occhio su una realtà scomoda, Fanpage.it ha continuato a scavare, a indagare, a non fermarsi davanti a nulla pur di portare alla luce ciò che davvero accade.
Dopo la pubblicazione della prima parte, molti ex militanti di Gioventù Nazionale si sono fatti avanti, raccontando storie che rispecchiano pienamente le orribili verità scoperte da Backstair. Questi giovani, speranzosi di trovare un movimento aperto e moderato, si sono invece trovati intrappolati in un ambiente di odio e intolleranza. La testimonianza di Paolo (nome di fantasia), ex militante in Toscana, è emblematica: “Pensavo fossero aperti a idee più liberali e moderate, ma ho trovato una totale chiusura e una cultura politica violenta e intollerante”.
L’antisemitismo all’interno di Gioventù Nazionale è particolarmente agghiacciante. Nonostante le dichiarazioni pubbliche di solidarietà verso Israele, dietro le quinte i militanti scambiano insulti antisemiti e inneggiano al fascismo. Questa doppia faccia è la vera vergogna di Fratelli d’Italia. Durante eventi formali come l’inaugurazione di Casa Italia, si presentano ospiti come Ester Mieli, ex portavoce della comunità ebraica di Roma, mentre in privato si ironizza sulle svastiche e si canta “Sieg Heil”.
Le chat di Gioventù Nazionale Bari sono un’altra testimonianza della cultura dell’odio che pervade il movimento. Insulti omofobi, razzisti e antisemiti sono all’ordine del giorno, con riferimenti continui a Hitler e Mussolini. Giovani che dovrebbero rappresentare il futuro del partito si esprimono con un linguaggio intriso di odio e intolleranza, e ciò che è ancora più grave, lo fanno con il sostegno e l’incoraggiamento dei loro leader. Dirigenti di Fratelli d’Italia, come Elisa Segnini, non nascondono le loro posizioni estremiste, ma anzi le rivendicano con orgoglio.
È sconvolgente sentire Segnini dichiarare: “Non ho mai smesso di essere razzista né fascista”, mentre lavora fianco a fianco con esponenti di spicco del partito. Questo tipo di radicalizzazione non è solo tollerato, ma è attivamente promosso all’interno del movimento. La stessa Segnini dichiara il suo raccapricciante proposito in caso di mancata elezione di Ilaria Salis, allora reclusa in Ungheria: “Vado apposta a Budapest, a fare festa, vado con Orban e gli dico deve marcire in galera con i topi e con i ratti, che le mangiano le dita dei piedi”.
In questa destra ipocrita esistono due facce: quella che si presenta ai giornalisti con una patina di democrazia e rispetto per i valori costituzionali, e quella chiusa al suo interno, ancora legata ai valori fascisti e all’odio. La doppiezza con cui operano alcuni dei principali esponenti del partito è un tradimento dei principi democratici su cui dovrebbe basarsi una società civile.
Fanpage.it ha fatto un lavoro straordinario portando alla luce queste verità. In un’epoca in cui il giornalismo è spesso messo a tacere da interessi politici e commerciali, è essenziale che lavori come questo vengano sostenuti e promossi. È ora che la Rai e altri media tradizionali smettano di chiudere un occhio e inizino a fare il loro dovere, affrontando queste realtà scomode con la stessa tenacia e integrità dimostrata da Fanpage.it.
L’inchiesta “Gioventù Meloniana” è più di una semplice serie di articoli; è un atto di coraggio e una chiamata all’azione per tutti coloro che credono nella verità e nella giustizia. Ora, Giorgia Meloni deve prendere una posizione chiara e fare pulizia all’interno del suo partito, arrivando a sciogliere Gioventù Nazionale per dimostrare che in Italia non c’è spazio per l’odio e l’intolleranza. E, comunque, personaggi come Flaminia Pace ed Elisa Segnini devono dimettersi dai loro ruoli.
Dobbiamo applaudire e sostenere questo tipo di giornalismo, che non solo informa, ma illumina e ispira. Grazie, Fanpage.it, per averci ricordato cos’è il vero giornalismo d’inchiesta e per averci mostrato la strada da seguire.