È fuori pericolo, ma Jessica Lamarra, la 24enne investita da un’auto guidata da un ubriaco e trascinata per oltre 300 metri lo scorso 23 giugno, resta in prognosi riservata all’ospedale Niguarda. Le sue attuali condizioni fanno tirare un sospiro di sollievo al padre Luca: “È stato uno choc fortissimo. Ma l’unica cosa importante è che mia figlia sia viva. È un miracolo che non abbia battuto la testa, che non abbia subìto danni agli organi vitali. Io sono grato all’angelo che le è stato accanto”, ha detto intervistato da Il Giorno.

L’incidente è avvenuto in zona Bovisa, a Milano, e il ragazzo alla guida dell’auto, un 21enne, è stato denunciato a piede libero. Luca Lamarra ha raccontato così i primi istanti a seguito della vicenda: “Mi ha chiamato una ragazza, Giulia, con il cellulare di mia figlia. Io ero al lavoro e quando ho visto sul display il numero di mia figlia ho subito risposto: ‘Ciao amore, come stai?’. Ma non era lei. Questa ragazza che l’aveva soccorsa, e che ringrazio, così come tutti coloro che si sono mobilitati per aiutarla, era riuscita a telefonarmi dopo che mia figlia le aveva comunicato il pin per sbloccare il telefono. È stata lei a dirmi dell’incidente e poi mi ha passato un poliziotto”. Al suo arrivo sul posto, la paura per la figlia ha preso per un attimo il sopravvento: “Appena sono arrivato mi sono spaventato: era pieno di gente in strada e affacciata ai balconi. Ho subito tremato, intuendo fosse successo qualcosa di grosso, e pregavo che mia figlia stesse bene”. Poi, però, la frase che è riuscita a tranquillizzarlo: “Appena mi ha visto mi ha detto ‘Ciao papino‘ e questo mi ha confortato. Vedere che mi riconosceva e che mi parlava, in quel momento mi bastava”.

La 24enne, che nella vita lavora come make up artist, si trova ricoverata al Niguarda, ma in condizioni stabili nonostante le fratture alla testa e a tutti e quattro gli arti: “Mia figlia riesce non solo a parlare ma anche a fare battute, a sdrammatizzare. Vuol dire che il suo cervello non è stato danneggiato e io ne sono felice”, ha raccontato ancora il padre aggiungendo che “oltre a lesioni e fratture ha anche molte escoriazioni, per via del trascinamento in strada. Il recupero sarà lento ma io e mia moglie la sosterremo sempre, a ogni passo”. Proprio la voglia di fare battute, per il padre, Luca è il punto da cui ripartire per voltare pagina: “È un altro miracolo che non abbia perso il suo senso dell’umorismo, che riesca a scherzare addirittura anche prima di entrare in sala operatoria. Mia figlia è una ragazza straordinaria. Tornerà a fare ciò che ama”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

MANI PULITE 25 ANNI DOPO

di Gianni Barbacetto ,Marco Travaglio ,Peter Gomez 12€ Acquista
Articolo Successivo

Avellino, bambino di 8 anni morto schiacciato da un taglialamiere mentre gioca in giardino

next