“Ci sono influenze religiose molto importanti. Quando feci la legge sulla procreazione medicalmente assistita, bisognava fare la diagnosi pre impianto, che serve per vedere se ci sono malattie. È civiltà”. L’episodio è stato raccontato dall’europarlamentare Alessandra Mussolini. Parlando con Simone Spetia a 24Mattino, l’ex parlamentare ha rievocato un episodio di oltre vent’anni fa quando in commissione si discuteva di procreazione medicalmente assistita (su cui Alessandra Mussolini ha sempre avuto posizioni distante dal centrodestra e dagli esponenti di ispirazione cattolica) per portare un esempio dell’ingerenza del Vaticano in tema di diritti civili. “La diagnosi pre impianto non è passata perché sono stata mandata via dalla commissione e sono entrati gli ultracattolici e la posizione era questa: ‘Noi mettiamo tutto nella donna, poi al limite c’è l’interruzione volontaria di gravidanza. Vi rendete conto? Gli emendamenti venivano passati al vaglio” ha aggiunto . “Noi abbiamo tre camere: la camere, il senato, il camerino” ha concluso

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