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“Con il chip Telepathy nella testa ho di nuovo il controllo della mia vita”: il racconto del primo paziente di Neuralink

Noland Arbaugh, dopo un incidente che lo ha lasciato paralizzato, ha deciso di affidarsi interamente all'azienda di Elon Musk

di F. Q.
“Con il chip Telepathy nella testa ho di nuovo il controllo della mia vita”: il racconto del primo paziente di Neuralink

La vita di Noland Arbaugh migliora di giorno di giorno, almeno stando a quello che ha raccontato lui stesso a Fanpage.it. Il 29enne americano è passato alla storia come il primo paziente di Neuralink, l’azienda di Elon Musk che ha un obiettivo ben preciso: creare una simbiosi uomo-macchina. Lo scopo di Neuralink è quello di far ricredere le persone che pensano che l’intelligenza artificiale sia qualcosa di completamente negativo. Ma non solo, un altro fine è quello di poter restituire l’autonomia del proprio corpo a chi l’ha persa per colpa di una malattia neurologica. Nel caso di Noland Arbaugh, autonomia persa a causa di un tuffo che lo ha lasciato paralizzato dal collo in giù all’età di 20 anni.

“Paziente 1. Cyborg. Neuronauta”, così si definisce nella sua bio di X. Sono passati quasi sei mesi da quando Arbaugh ha Telepathy, l’impianto di Neuralink che lo ha connesso a un’interfaccia di un computer e gli ha permesso di tornare a interagire con il mondo. Prima dell’intervento, il ragazzo era costretto ad usare un joystick che comandava con la bocca. Nonostante questo metodo fosse sempre qualcosa in più rispetto al non parlare, si trattava di un sistema lento, scomodo e faticoso da usare. A maggio, Neuralink ha aggiornato tutti sulle condizioni del “Paziente 1”: “La maggior parte dei fili impiantati nel cervello dell’uomo si sono ritirati, perdendo capacità di tradurre i segnali cerebrali in movimenti sullo schermo. Così hanno dovuto aumentare la sensibilità degli elettrodi per non far perdere ad Arbaugh i vantaggi di un impianto nascosto fra le pieghe del cervello. Tutto sembra tornato come prima, almeno a uno sguardo esterno”. “Mi sento benissimo. In questi giorni mi sembra che non ci sia nulla che io non possa fare. Grazie all’impianto Telepathy sento di avere di nuovo il controllo della mia vita“, ha raccontato Noland Arbaugh, intervistato a Fanpage.it.

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