Il ‘ritorno’ di Alessandro Di Battista nel “Palazzo“, con la sua associazione ‘Schierarsi‘, sembra quasi un salto all’indietro nel tempo, alle origini di quel M5s del quale fece parte. Quello del movimentismo, delle iniziative dal basso, con tanto di raccolte firme e leggi di iniziativa popolare. Così, con undici scatoloni e circa 80mila sottoscrizioni raccolte, l’ex parlamentare varca l’ingresso di Palazzo Madama, per promuovere la causa del riconoscimento dello Stato di Palestina. Una battaglia che il governo Meloni continua a ignorare (al contrario di paesi come Spagna, Norvegia, Irlanda, Slovenia, tra gli ultimi, ndr), dietro lo slogan ormai quasi vuoto del ‘due popoli, due Stati’, poi smentito da astensioni e rinvii, con la scusa di non voler promuovere azioni unilaterali, da parte dell’esecutivo. Mentre la gran parte delle opposizioni, Pd, M5s, Avs, favorevoli al riconoscimento, ma spesso in ordine sparso in Aula, attendono la prova parlamentare delle mozioni sulla Palestina.
Fuori dall’Aula, invece, Di Battista si riprende la piazza, accolto al coro di “Palestina libera“, con accanto l’ex ministra M5s Barbara Lezzi e qualche vecchia conoscenza ed ex parlamentare pentastellato, da Elena Fattori a Michele Sodano. Assente l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, come già anticipato dallo stesso Di Battista, che però precisa: “Ci ha dato una mano nella raccolta firme. Se ha firmato? Sì, come altri politici di diversi schieramenti”.
Di Battista però non vuol parlare del M5s (una “bellissima esperienza della mia vita passata”), dopo aver già smentito ritorni o possibili asse anti-Conte con l’ala critica. Riparte dal basso, pur senza sbilanciarsi sul futuro della sua associazione: “Sono fiero che in un momento di forte disaffezione politica, con più della metà degli aventi diritto che non vota, siamo riusciti come associazione culturale a raggiungere quota 80 mila firme. Sono uscito dal Palazzo nel 2018 e non ci ho mai più rimesso piede, lo faccio oggi con immenso orgoglio per chiedere con forza una legge che riconosca lo Stato della Palestina”, rivendica.
Ancora una volta, il “Palazzo” da una parte, il popolo dall’altra. Attacca il “
governo pavido” e
Giorgia Meloni, la presidente che “
tace di fronte a 16mila bambini assassinati. Dov’è la donna, la mamma, la cristiana?”, attacca, rievocando il vecchio slogan della leader di Fratelli d’Italia. “Se Giorgia Meloni sulla Palestina mantiene il silenzio significa che
è politicamente coinvolta e ha le mani sporche di sangue“, insiste. E ancora: “Se i Governi europei non avessero dato scorta mediatica e politica a Israele, non si starebbe compiendo questa strage”. Per questo,
di fronte alle nuove nomine per i vertici Ue, non prevede alcun cambiamento a Gaza, come sul fronte ucraino: “Temo peggioramenti, sono gli stessi che hanno sempre evitato di parlare di negoziati e che considerano la guerra come l’unica strategia possibile”.
Ma ne ha per tutti, Di Battista, compresi quei parlamentari che, “di fronte al genocidio in atto, preferiscono voltarsi dall’altra parte”. Così come per “l’ipocrita presidente del Senato Ignazio La Russa, il peggio di tutti”. Rispetto alla possibilità di “un’evoluzione politica di ‘Schierarsi'”, taglia corto: “Ho dimostrato di non essere nostalgico dei Palazzi”. Certo, è consapevole del rischio che la raccolta firme promossa con la sua associazione finisca per venire cestinata o dimenticata, come per tante altre in passato: “Se mi aspetto nel percorso in Parlamento l’appoggio del Movimento 5 Stelle o delle altre opposizioni per questa proposta? Me lo aspetto da tutti. Ci auguriamo che i parlamentari tengano in considerazione questa proposta, ora partirà la fase due, perché continueremo a fare pressione giorno dopo giorno”, avverte.
Politica - 28 Giugno 2024
Di Battista consegna 80mila firme in Senato per il riconoscimento della Palestina. E attacca Meloni: “Governo pavido”
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Civitavecchia, 20 gen. - (Adnkronos) - Procedono spediti i lavori di realizzazione del prolungamento dell'antemurale Cristoforo Colombo che vedrà la diga foranea del Porto di Civitavecchia estendersi per ulteriori 400 metri in direzione nord ovest.
Sono in corso i lavori di realizzazione dello scanno di imbasamento (dove poggeranno i cassoni in calcestruzzo) con lo sversamento in mare del nucleo della scogliera costituita da massi di pezzatura ricompresa tra i 5 e i 1000 Kg. A breve verrà avviata la prefabbricazione dei cassoni in cls costituenti il corpo centrale della diga foranea di dimensioni 40x28x25 m.
"Tengo a sottolineare - dichiara il presidente dell'AdSP Pino Musolino - che stiamo rispettando tutti i tempi programmati per realizzare opere che doteranno il porto di Civitavecchia di infrastrutture adeguate e compatibili per il rilancio del settore portuale, con un occhio sempre attento alla transizione ecologica, alla sostenibilità e all'impatto ambientale".
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "Qual è il suo sogno quando era piccolo?". "Questa è una domanda interessante, perché i sogni cambiano nel corso della vita, con l'età. Quando ero piccolo mi sarebbe piaciuto fare il medico, poi ho cambiato idea. Quando si è a scuola, crescendo, si studia un po' tutto. C'è un momento in cui bisogna scegliere cosa fare. Alla fine ho scelto il diritto, la legge". Così il Capo dello Stato Sergio Mattarella rispondendo ai bambini della scuola de Amicis di Palermo. "Non ho mai sognato di fare il calciatore perché non ero per niente bravo", ha aggiunto sorridendo.
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "C'è molto di buono in questo paese, e questo mi conforta sempre". Così il Presidente della repubblica Sergio Mattarella ai bambini della scuola de Amicis di Palermo. "La fatica viene cancellate dal vedere cose buone che si vedono in Italia", ha detto.
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "Le piacerebbe fare un altro lavoro?". Questa è stata a prima domanda rivolta dagli alunni della scuola de Amicis di Palermo al Capo dello Stato Sergio Mattarella, in visita a sorpresa questa mattina nel plesso. "Io sono vecchio - ha risposto - il mio lavoro non è quello che faccio adesso, il mio lavoro abituale era quello di insegnare Diritto costituzionale all'Università, ma ormai non lo faccio più da tempo. Questo impegno che svolgo ora non è un lavoro, è un impegno per la nostra comunità nazionale. E' faticoso, però è interessante perché consente di stare in contatto con la nostra società, con tutti i cittadini di ogni origine, ed è una cosa di estremo interesse".
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "La musica, così come le iniziative sui libri, la cultura, sono il veicolo della vita, della convivenza, dell'apertura, della crescita personale e collettiva. E' quello che state facendo in questa scuola. Per me è davvero un motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti". Così il Capo dello Stato Sergio Mattarella incontrando i bambini della scuola De Amicis. Nel novembre scorso i bimbi della quinta C furono insultati mentre si esibivano davanti alla Feltrinelli, vestiti con abiti tradizionali africani. "Io ogni anno vado in una scuola per l'apertura dell'anno scolastico, ma non è frequente che vada in altre occasioni. Sono lietissimo di essere qui questa mattina- dice Mattarella- E ringraziarvi per quello che fate. Ringrazio i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono e per come vi guidano nell'accrescimento culturale".
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "Voi siete una scuola che con la cultura, la musica, la lettura, e altre iniziative di crescita culturale, esprime i valori veri della convivenza nel nostro paese e nel mondo, che sempre è più unito, connesso, sempre più senza confini. Ed è una ricchezza crescere insieme, scambiarsi opinioni e abitudini, idee, ascoltare gli altri. fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella si è rivolto ai bambini della scuola De Amicis di Palermo. Nel novembre scorso i bimbi della quinta c, molti dei quali di origini africane, furono insultati per strada mentre si esibivano in uno spettacolo vestiti con abiti tradizionali. "Cercate di trovare la vostra strada secondo le vostre inclinazioni, auguri a tutti voi e complimenti", ha aggiunto. "Sono lietissimo di incontrarvi in questo auditorium che ci accoglie, ragazzi. Ringrazio la dirigente scolastica e i collaboratori, gli insegnanti e li ringrazio per quanto fanno. Voglio fare i complimenti a voi, siete bravissimi. Avete eseguito magistralmente questi due pezzi", ha detto ancora il Capo dello Stato parlando ai ragazzi che si sono esibiti in un breve concerto. "Non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e a voi".
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - “Vivere insieme, dialogare fa crescere. Rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rivolgendosi agli alunni della scuola De Amicis-Da Vinci di Palermo dove si è recato a sorpresa questa mattina. I bambini, lo scorso novembre, furono insultati con epiteti razzisti davanti alla Feltrinelli di Palermo, dove si erano esibiti in uno spettacolo tradizionale. Molti dei bimbi della 5 c, visitata oggi da Mattarella, sono di origini africane. Oggi, tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre, perché la visita è stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco, i bambini hanno rivolto al Presidente alcune domande, consegnandogli dei doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il 'Va, pensiero' dal Nabucco.