Sono a rischio, entrambi recuperati, uno ha un po’ di febbre, non giocano entrambi: il balletto di indiscrezioni che ha accompagnato le condizioni di salute di Bastoni e Dimarco è finalmente terminato. A mettere la parola fine sul possibile utilizzo dei due interisti è stato direttamente il commissario tecnico Luciano Spalletti: “Come stanno Bastoni e Dimarco? Bastoni è da valutare bene, ha fatto l’allenamento e questo ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo – ha detto il ct – Dimarco non è recuperabile, non ci sarà”. L’assenza del laterale nerazzurro giocoforza potrebbe cambiare qualcosa nell’assetto tattico della nazionale azzurra che domani si giocherà l’accesso ai quarti contro la Svizzera. “Difesa a quattro? Giocheremo con qualcosa che assomiglia alla difesa a quattro” ha raccontato Spalletti a Sky Sport. E a chi gli ha chiesto se Fagioli giocherà o meno, l’allenatore dell’Italia ha risposto in maniera neanche troppo enigmatica: “È un discorso facile da fare. Se hai giovani che spingono serve creare lo spazio che meritano. Con la sua naturalezza è adattissimo al suo ruolo”.
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Stando alle parole del ct, quindi, la rivoluzione rispetto alle prime gare del torneo sarà non solo studiata ma necessaria. Detto della difesa a 4 , potrebbero esserci anche due esordi dal primo minuti. Si tratta appunto di Nicolò Fagioli (al posto di Jorginho) e di Stephan El Shaarawy che andrebbe a formare il tridente offensivo con Scamacca (rientrante dal primo minuto al posto di Retegui) e Chiesa. La formazione dell’Italia quindi potrebbe essere questra: modulo 4-3-3 con Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni (o Buongiorno), Darmian; Barella, Fagioli, Cristante; Chiesa, Scamacca, El Shaarawy.