"Tremavo. Ero completamente incredulo. Sono molto grato che nessuno si sia fatto male", ha raccontato spaventato Alejandro Otero, proprietario dell'abitazione
Il crescente problema dei detriti spaziali non riguarda solo l’orbita terrestre. Di recente, diversi rifiuti si sono schiantati sulla Terra e una famiglia della Florida ha richiesto il risarcimento dei danni alla NASA.
L’incidente è avvenuto lo scorso 8 marzo a Naples, in Florida: un pezzo di “spazzatura spaziale” si è schiantato contro la casa al mare di Alejandro Otero, non colpendo per poco suo figlio 19enne. Otero, con un post su X adesso cancellato, ha condiviso ciò che gli è accaduto.
Il detrito di 700 grammi ha forato il tetto dell’abitazione, arrivando fino al pavimento del salotto. La NASA ha spiegato poi, che quei rifiuti provenivano da un pallet di batterie usate di 2.9 tonnellate lanciato dalla Stazione Spaziale Internazionale nel marzo del 2021: la struttura avrebbe dovuto bruciare completamente nell’atmosfera terrestre.
“Tremavo. Ero completamente incredulo. Quante possibilità c’erano che qualcosa atterrasse sulla mia casa con una forza tale da causare così tanti danni? Sono molto grato che nessuno si sia fatto male”, ha raccontato Otero a Wink-TV. L’uomo ha deciso di agire per via legale, facendosi seguire dall’avvocatessa Mica Nguyen Worthy, la quale ha richiesto alla NASA “un adeguato risarcimento per lo stress e l’impatto che l’evento ha avuto” sulle vite del suo assistito e familiari.
La cifra richiesta si aggira intorno agli 80mila dollari (circa 75mila euro). L’avvocatessa Worthy ha concluso il suo discorso così: “Il governo degli Stati Uniti, attraverso la NASA, ha l’opportunità di stabilire uno standard o di ‘creare un precedente’ su come dovrebbero essere le operazioni spaziali responsabili, sicure e sostenibili. Se la NASA dovesse risarcire i danni della famiglia Otero per intero, invierebbe un segnale forte sia agli altri governi che alle industrie private: queste vittime devono essere risarcite indipendentemente dalla loro colpa”.