Ha rincorso il proprio sogno per una vita e il sogno è diventato realtà. In una notte a Las Vegas il 37 “re del poker” Dario Sammartino ha sbancato, battendo il temutissimo antagonista norvegese Jon Kyte. Dopo 12 anni di tentativi ha vinto il suo primo braccialetto alle World Series of Poker, la vera e propria “coppa” dei campioni del settore, e il premio da 15mila euro.
“Il field di questo torneo è sempre molto tecnico, – ha detto il vincitore ai giornalisti presenti nella sala da gioco – per cui difficile da battere. Ho giocato tutto l’anno online disputando molte sessioni di mixed game con alcuni dei migliori giocatori della specialità. Ho imparato dai migliori giocando con i migliori. L’anno scorso ho iniziato a studiare e migliorare, e questo è il risultato”.
Qualche ora dopo, interpellato da Assopoker, il vincitore si è lasciato andare parlando del figlio: “Ci sono periodi, ed è successo anche nei primi giorni qui a Las Vegas, – ha affermato – in cui mi sembrava di buttare via il mio tempo giocando a poker, perché sentivo come di toglierlo a lui. Ci sono state delle volte in cui ero al tavolo ma sarei voluto andare via, ad abbracciarlo e giocare con lui. Ho avuto difficoltà ad abituarmi alla lontananza da mio figlio: pensa che a Parigi avevo prenotato per una settimana all’EPT, poi sono uscito subito dal Main e non ho giocato altro, perché sono tornato immediatamente a casa”.