È stata una caporetto per Joe Biden, il dibattito in diretta televisiva con Donald Trump dagli studi della Cnn ad Atlanta. Il presidente, che s’è presentato con la voce roca, è talora parso confuso e ha complessivamente dato un’impressione di fragilità, mentre l’ex presidente è stato, come suo solito, magari approssimativo, ma assertivo.

Media e analisti sono concordi: nel primo duello presidenziale tv di Usa 2024, Biden è andato male. Voce debole (per un raffreddore, ha tardivamente spiegato a metà dibattito la sua campagna), balbuzie più frequenti del solito, frasi confuse o ripetute meccanicamente, sguardo nel vuoto. Meglio la seconda parte del confronto, quando il presidente ha un po’ ritrovato la vis polemica.

Al termine del dibattito, fra i democratici sono subito emerse “preoccupazioni” per la performance del presidente. Fonti democratiche citate dalla Cnn parlano di “panico” nel partito. C’è chi ventila l’ipotesi che il presidente si faccia da parte; e c’è chi snocciola alternative, come i governatori della California Gavin Newsom, del Michigan Gretchen Whitmer o della Pennsylvania Josh Shapiro o la carta di riserva universale Michelle Obama, moglie dell’ex presidente Barack.

Nel mirino delle critiche è anche finita la campagna del presidente, che ha insistito per la sfida e che lo ha preparato per una settimana nel ritiro di Camp David. Trump, al confronto, è parso un leone vigoroso ed energico, capace di controllare la consueta aggressività, anche se ha dribblato domande e inanellato, come sue solito, imprecisioni al limite delle fandonie.

Eppure, il dibattito s’era aperto sotto i migliori auspici per Biden, che nelle ore immediatamente precedenti aveva avuto la migliore raccolta fondi di tutta la sua campagna – la cifra non è stata, però, fornita -. Il presidente s’è presentato sul palco in condizioni fisiche non ottimali, causa raffreddore, mentre l’ex presidente, sempre tanto sicuro di sé quanto approssimativo, dava l’impressione di essere in forma.

Dopo il dibattito, Biden e la First Lady Jill sono intervenuti a un evento elettorale ad Atlanta, dove il presidente, parlando del rivale, ha detto: “Dobbiamo batterlo e lo batteremo e ho bisogno di voi per farlo”. Ai giornalisti, Biden ha poi detto: “Penso che sia andata bene”. La moglie di Trump, Melania, non era invece ad Atlanta.

Il confronto è stato a tutto campo, economia e aborto, immigrazione e diritti, Ucraina e Gaza, e altro ancora. I due conduttori della Cnn, Jake Tapper e Dana Bash, non hanno avuto difficoltà a tenerlo ordinato e disciplinato: i due protagonisti non potevano interrompersi l’un l’altro o parlarsi addosso, perché, quando uno parlava, il microfono dell’altro era spento.

Nello studio della Cnn, il clima tra i due è stato gelido: non si sono stretti la mano né prima né dopo e non si sono guardati durante i due stacchi pubblicitari: una conferma – nota Claudio Salvalaggio, che seguiva il dibattito per l’Ansa – “della astiosa distanza che li separa e della polarizzazione d’un Paese che non riconosce più l’avversario”.

Trump ha spesso portato il discorso sui migranti, quale che fosse il punto di partenza, e ha avuto qualche battuta velenosa nei confronti del rivale, tipo “Non so se ho capito quello che ha detto, forse non l’ha capito neppure lui”. Il test sull’età – 81 anni Biden, 78 Trump – e su lucidità e apparenza l’ha nettamente vinto il magnate.

Biden è partito subito maluccio, recuperando un po’ di energia solo nella seconda parte, quando era ormai tardi. I due si sono scontrati praticamente su tutto, accusandosi l’un l’altro di dire il falso. E i test di fact-checking dei media Usa dimostrano che avevano entrambi ragione: l’accuratezza non è stata regina in questo dibattito.

Il magnate ha attaccato sull’inflazione “che sta uccidendo il nostro Paese” e su quanto avviene lungo il confine con il Messico, da dove entrano “criminali e terroristi”. Biden ha vantato i suoi successi dopo il “caos” lasciato dal suo predecessore, accusandolo di avere favorito i ricchi con i tagli fiscali e di avere fatto crescere il deficit.

Agli antipodi anche in politica estera. Il magnate ha ripetuto che la guerra in Ucraina non sarebbe mai scoppiata se gli Usa avessero avuto un vero leader, ma non ha illustrato una ricetta per la pace. Quanto a Israele, “deve finire il suo lavoro con Hamas”: Biden “è diventato un palestinese che neppure i palestinesi amano perché è debole”.

Non sono mancati gli insulti personali. “Sei un perdente e un idiota”, attacca Biden, che definisce Trump un “criminale condannato”, accusandolo di avere tradito la moglie incinta con una pornostar e di avere la morale donnaiola di un gatto randagio. Il magnate replica che anche il figlio di Biden, Hunter, è un pregiudicato, e che il presidente potrebbe diventarlo appena lascerà l’incarico “per tutte le cose orribili che ha fatto”.

Trump ha vantato la sua splendida forma e ha sfidato il rivale a fare un test cognitivo, dicendosi certo che non finirebbe le prime domande. I due si sono sfidati a golf, ben sapendo che la partita difficilmente si giocherà mai. Verso la fine il magnate, accusato da Biden di aver istigato il 6 gennaio 2021 l’assalto al Campidoglio, ha definito ‘totalmente inaccettabile ogni forma di violenza alle prossime elezioni”. Ma si è impegnato a riconoscerne l’esito solo a condizioni che esse siano “libere, giuste e legali”; e che, magari, le vinca lui.

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