Formalmente è “solo” un aggiornamento, ma con 10 centimetri di lunghezza in più, una coppia maggiorata di 100 Nm (700 in totale) e un’autonomia lievitata di 130 km nel ciclo Wltp (da 400 a 530) grazie ad una batteria in formato XXL (quasi 109 kWh di capacità), la BYD Tang che debutterà in alcuni paesi europei entro la fine dell’anno è un Suv molto diverso da quello commercializzato per la prima volta nel Vecchio Continente nel 2021, a cominciare dalla Norvegia.
Il veicolo è tutt’altro che un peso piuma: sfiorava i 2.300 kg qualche anno fa, mentre adesso, per effetto dell’adozione dell’accumulatore più grande (prima da 86,4 kWh), arriva a 2.630, sempre a vuoto. Al volante, la stazza si fa sentire, anche se la quasi paurosa accelerazione di 4,9” (3 decimi più “lenta”, si fa per dire) consente di perdonarle anche quello. Viaggia fino a 180 orari, peraltro impossibili da raggiungere perfino sui tratti autostradali tedeschi della regione del Nord Reno Westfalia alla vigilia della partita (brutta, per gli azzurri) tra Spagna e Italia e valida per l’europeo di calcio di cui il costruttore cinese è sponsor.
Dopo 209 chilometri di guida, lungo un percorso non esattamente affine a un modello elettrico lungo 4,97 metri, largo 1,95 e alto 1,75 che con bagagli e due persone a bordo sulla bilancia supera serenamente le 2,8 tonnellate, il computer di bordo rileva un consumo di 22,7 kWh/100 km. Che è già buono, ma che assume una valenza anche superiore (seppur senza alcun riferimento statistico) di fronte al dichiarato, che nel misto è di 24 kWh/100 km.
Designer e ingegneri di BYD (700.000 collaboratori al mondo includendo le varie divisioni) hanno lavorato anche sull’aerodinamica, ma sono indubbiamente la gestione dell’energia e, soprattutto, l’accumulatore Blade (lama) sviluppato internamente con 24 moduli di celle raffreddate a liquido a fare la differenza. La batteria è priva di nichel e cobalto e impiega litio-ferro-fosfato (LFP). Il profilo longitudinale dei moduli è brevettato (il costruttore dichiara 48.000 licenze tra quelle ottenute e richieste ad un ritmo di 32 per ogni giorno lavorativo) e ne “migliora la durata, la longevità, le prestazioni di carica e la stabilità termica in condizioni climatiche e operative variabili”. La Blade Battery supera anche i severi requisiti del Nail Penetration Test. Non a caso anche questo, come tutti i modelli europei della gamma, ha le 5 Stelle EuroNcap, sul cui ottenimento incidono i 32 sistemi di sicurezza e alla guida di cui è dotata la vettura. Sulla Tang la pompa di calore è di serie e contribuisce ad un aumento fino al 20% dell’efficienza termica assicurando un risparmio anticipato fino al 40% quando si riscalda l’abitacolo, equipaggiato con un enorme schermo centrale rotante (15,6”) e con un nuovo sistema di infotainment. In termini di autonomia si traduce in un 10% di percorrenza in più. Il Suv è a trazione integrale ed è spinto da due motori per un totale di 517 Cv di potenza.
La BYD Tang è un Suv a 7 posti (stanno comodi praticamente tutti) il cui bagagliaio ha una capacità compresa fra i 235 e i 1.655 litri. Al massimo della sua potenzialità il vano posteriore offre meno spazio rispetto a altri modelli di questa taglia. La ragione è legata alle scelte compiute sul mercato interno: gli automobilisti cinesi privilegiano il proprio comfort alle potenzialità… logistiche. Quando, verosimilmente già l’anno prossimo, comincerà la produzione in Ungheria, la BYD potrebbe valutare soluzioni più adatte alle sollecitazioni dei consumatori europei.
La filiale nazionale, oltre 40 showroom entro fine anno rispetto ai 13 attuali, sta ancora esaminando quando e come importare il Suv. Anche per questo non esistono indiscrezioni circa il prezzo, sul quale potrebbero incidere i dazi annunciati a livello comunitario sulle importazioni di auto a batteria provenienti dalla Cina. La BYD, peraltro la meno esposta (il 17,4% di imposte aggiuntive rispetto all’esistente 10%), non si sbilancia. Anche perché dalla Repubblica Popolare rimbalzano indiscrezioni secondo le quali la Commissione intenderebbe fare una almeno parziale marcia indietro. La scadenza di Bruxelles è in ogni caso il 4 luglio.
Prove su strada
Byd Tang, la prova de ll Fatto.it – Il maxi suv cinese elettrizza gli Europei – FOTO
Formalmente è “solo” un aggiornamento, ma con 10 centimetri di lunghezza in più, una coppia maggiorata di 100 Nm (700 in totale) e un’autonomia lievitata di 130 km nel ciclo Wltp (da 400 a 530) grazie ad una batteria in formato XXL (quasi 109 kWh di capacità), la BYD Tang che debutterà in alcuni paesi europei entro la fine dell’anno è un Suv molto diverso da quello commercializzato per la prima volta nel Vecchio Continente nel 2021, a cominciare dalla Norvegia.
Il veicolo è tutt’altro che un peso piuma: sfiorava i 2.300 kg qualche anno fa, mentre adesso, per effetto dell’adozione dell’accumulatore più grande (prima da 86,4 kWh), arriva a 2.630, sempre a vuoto. Al volante, la stazza si fa sentire, anche se la quasi paurosa accelerazione di 4,9” (3 decimi più “lenta”, si fa per dire) consente di perdonarle anche quello. Viaggia fino a 180 orari, peraltro impossibili da raggiungere perfino sui tratti autostradali tedeschi della regione del Nord Reno Westfalia alla vigilia della partita (brutta, per gli azzurri) tra Spagna e Italia e valida per l’europeo di calcio di cui il costruttore cinese è sponsor.
Dopo 209 chilometri di guida, lungo un percorso non esattamente affine a un modello elettrico lungo 4,97 metri, largo 1,95 e alto 1,75 che con bagagli e due persone a bordo sulla bilancia supera serenamente le 2,8 tonnellate, il computer di bordo rileva un consumo di 22,7 kWh/100 km. Che è già buono, ma che assume una valenza anche superiore (seppur senza alcun riferimento statistico) di fronte al dichiarato, che nel misto è di 24 kWh/100 km.
Designer e ingegneri di BYD (700.000 collaboratori al mondo includendo le varie divisioni) hanno lavorato anche sull’aerodinamica, ma sono indubbiamente la gestione dell’energia e, soprattutto, l’accumulatore Blade (lama) sviluppato internamente con 24 moduli di celle raffreddate a liquido a fare la differenza. La batteria è priva di nichel e cobalto e impiega litio-ferro-fosfato (LFP). Il profilo longitudinale dei moduli è brevettato (il costruttore dichiara 48.000 licenze tra quelle ottenute e richieste ad un ritmo di 32 per ogni giorno lavorativo) e ne “migliora la durata, la longevità, le prestazioni di carica e la stabilità termica in condizioni climatiche e operative variabili”. La Blade Battery supera anche i severi requisiti del Nail Penetration Test. Non a caso anche questo, come tutti i modelli europei della gamma, ha le 5 Stelle EuroNcap, sul cui ottenimento incidono i 32 sistemi di sicurezza e alla guida di cui è dotata la vettura. Sulla Tang la pompa di calore è di serie e contribuisce ad un aumento fino al 20% dell’efficienza termica assicurando un risparmio anticipato fino al 40% quando si riscalda l’abitacolo, equipaggiato con un enorme schermo centrale rotante (15,6”) e con un nuovo sistema di infotainment. In termini di autonomia si traduce in un 10% di percorrenza in più. Il Suv è a trazione integrale ed è spinto da due motori per un totale di 517 Cv di potenza.
La BYD Tang è un Suv a 7 posti (stanno comodi praticamente tutti) il cui bagagliaio ha una capacità compresa fra i 235 e i 1.655 litri. Al massimo della sua potenzialità il vano posteriore offre meno spazio rispetto a altri modelli di questa taglia. La ragione è legata alle scelte compiute sul mercato interno: gli automobilisti cinesi privilegiano il proprio comfort alle potenzialità… logistiche. Quando, verosimilmente già l’anno prossimo, comincerà la produzione in Ungheria, la BYD potrebbe valutare soluzioni più adatte alle sollecitazioni dei consumatori europei.
La filiale nazionale, oltre 40 showroom entro fine anno rispetto ai 13 attuali, sta ancora esaminando quando e come importare il Suv. Anche per questo non esistono indiscrezioni circa il prezzo, sul quale potrebbero incidere i dazi annunciati a livello comunitario sulle importazioni di auto a batteria provenienti dalla Cina. La BYD, peraltro la meno esposta (il 17,4% di imposte aggiuntive rispetto all’esistente 10%), non si sbilancia. Anche perché dalla Repubblica Popolare rimbalzano indiscrezioni secondo le quali la Commissione intenderebbe fare una almeno parziale marcia indietro. La scadenza di Bruxelles è in ogni caso il 4 luglio.
Articolo Precedente
Mini Countryman, la prova de Il Fatto.it – Elettrica e nanotecnologica, ma sempre Mini – FOTO
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Starmer chiede “pressioni su Putin” e annuncia una “riunione militare” dei Paesi ‘volenterosi’. Meloni: “L’Italia non invierà truppe. Lavoriamo con Ue e Usa”
Mondo
Attacco Usa su larga scala contro lo Yemen controllato dagli Houthi. “È anche un avvertimento all’Iran”
Cronaca
Manifestazione per l’Europa, “Siamo 50mila”. In piazza bandiere Ue, arcobaleno e “Bella ciao”. Dalla difesa comune al riarmo: le parole
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.