La 100 km del Passatore, gara epica dell’ultramaratona, portatrice dei sani valori dello sport e della fatica, macchiata dal doping. Federico Furiani, vincitore dell’ultima edizione disputata tra il 25 e il 26 maggio, è risultato positivo al testosterone metaboliti e al boldenone metaboliti: è stato sospeso in via cautelare dal Tribunale nazionale antidoping, su richiesta della Procura competente. Ma non è l’unico a essere stato pizzicato dai controlli. Infatti, è risultato positivo al doping anche Alessio Grillini, noto triatleta, tesserato Fidal, ma soprattutto consigliere comunale di Italia Viva a Faenza. Il politico del partito di Matteo Renzi è stato a sua volta sospeso in via cautelare, in attesa delle controanalisi.
Se Furiani è stato il vincitore a sorpresa della 100 km del Passatore, il 45enne Grillini si era invece piazzato intorno alla 20esima posizione a circa un’ora dal vincitore. Il consigliere faentino è stato pizzicato da un controllo disposto dall’Organizzazione nazionale antidoping, la Nado. L’esito è stato di positività al betametasone, una sostanza presente nei farmaci antinfiammatori steroidei usati nel trattamento delle infiammazioni associate a diversi disturbi, dall’asma alle allergie. Il farmaco più noto tra questi è il bentelan.
“Trattasi di un farmaco il cui utilizzo non è finalizzato ad alterare prestazioni sportive e che un atleta può assumere qualora abbia richiesto un’esenzione temporanea”, ha dichiarato a Il Resto del Carlino l’avvocato Gianpaolo Rossini, nominato da Alessio Grillini. Lo stesso consigliere renziano ha spiegato al quotidiano locale: “Non ho mai inteso alterare risultati sportivi o cercare scorciatoie. I miei allenamenti sono caricati sull’app Strava, le mie prestazioni sono migliorate a piccoli passi, nel corso degli anni. Alla 100 km del Passatore ho conseguito il mio miglior risultato, ma si tratta di un tempo, otto ore e 12 minuti, in linea con quelli ottenuti in gare simili già a partire da quest’inverno“.
Grillini quindi potrebbe aver assunto un farmaco contenente betametasone senza chiedere l’esenzione: l’uso della sostanza per necessità terapeutica infatti non costituisce una violazione delle norme anti-doping, ma va preventivamente comunicato. Il politico di Italia Viva sarà ascoltato dalla Procura nazionale antidoping, che poi avanzerà la sua richiesta al Tribunale nazionale antidoping. Potrebbe anche in linea teorica decidere di trasmettere il fascicolo alla magistratura ordinaria, perché il doping in Italia è un reato, quindi è perseguibile penalmente. “Ma l’archiviazione è l’ipotesi più probabile nei casi in cui il giudice sportivo riconosce che un’eventuale assunzione è avvenuta per motivi squisitamente sanitari“, ha sottolineato sempre l’avvocato difensore Rossini.