Cultura

Ecco il Museo furioso: la Torre dell’Ariosto diventa un’opera d’arte multimediale: così l’ascensore panoramico porta alla Luna

A Castelnuovo Garfagnana riapre la Rocca Ariostesca, dove nel Cinquecento visse l'autore dell'Orlando furioso nei tre anni in cui fu governatore per conto del duca di Ferrara. All'interno nasce il "Palazzo di Atlante", complesso polifunzionale che offre un'esperienza percettiva e sensoriale, un viaggio al di là dello spazio e del tempo, attraverso il capolavoro della letteratura antesignano del fantasy

Una strada impegnativa quella che da Lucca conduce in Garfagnana, uno dei polmoni verdi dell’Italia centrale, condiviso da Toscana ed Emilia. Oggi terra accogliente e sorprendente, un tempo fu però inospitale, pericolosa, abitata da popolazioni fiere e irriducibili. Ed è proprio qui che il duca estense di Ferrara nel 1522 spedì Ludovico Ariosto – colui che sarebbe passato alla storia come autore dell’Orlando furioso e uno dei letterati più influenti del Rinascimento – nelle vesti di governatore di questa porzione di terra difficile.

Ariosto rimase in Garfagnana per tre anni, vivendo nella Rocca Ariostesca, oggi rinnovata, monumento simbolo di Castelnuovo di Garfagnana che deve il suo nome proprio al poeta. Da quasi 10 anni ha preso il via un importante intervento, fortemente voluto dal Comune, di recupero e allestimento della Rocca, che diventa il nuovo complesso museale e polifunzionale intitolato: Il Palazzo di AtlanteMuseo furioso della Rocca Ariostesca. Ha iniziato a funzionare da alcune settimane. La struttura è a sua volta il risultato di un percorso di riqualificazione che dal 2019 è stato sostenuto congiuntamente dal fondo “Cantiere Estense” del ministero della Cultura, dalla Regione, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione Banca del Monte di Lucca.

In tutto sono stati cinque anni di lavoro durante i quali si è sviluppato un imponente programma di interventi strutturali, impiantistici e di percorrenza, progettati dal Gruppo coordinato da Marco Dezzi Bardeschi, che ha immaginato un nuovo e moderno utilizzo della Rocca, presupposto di contesto e contenuto per la nascita del nuovo polo museale ispirato all’epico poema Orlando Furioso e capace di creare suggestioni diverse da quelle di un semplice museo storico-artistico e documentario.

Dall’inizio del mese, infatti, il pubblico può visitare la dimora dell’ex-commissario della Garfagnana e entrando nella Torre Campanaria è messo nelle condizioni di vivere l’esperienza di un’opera d’arte multimediale e scenografica, che propone un racconto che al tempo stesso valorizza territorio e poema, creato appositamente per trasportare i visitatori nella narrazione ariostesca dei primi due episodi cardine della storia, come Follia d’Orlando e Astolfo sulla Luna. Ecco, in questa narrazione la Torre rappresenta il primo capitolo di un più ampio percorso museale l’anno venturo si rivelerà ancora più sorprendente – almeno nelle intenzioni del team che l’ha concepito – permettendo a chiunque di “attraversare” completamente il Poema.

Uno dei pezzi forti dell’intera operazione è l’ascensore panoramico, ideato per questa Torre da Dezzi Bardeschi, che diventa in questa messa in scena la soggettiva (cioè il punto di vista) dell’ippogrifo: un balzo verticale in una falcata d’ali d’uccello mitico che conduce verso le energie celesti del poema. L’esperienza prosegue poi con la lenta ascesa, passando attraverso un lampo di luce, stratosferico, guardando la Terra che si allontana, fino ad arrivare alla Luna, in cima alla Torre Campanaria.

L’ideazione, la progettazione e la produzione dei contenuti multimediali, scenografici e sonori sono di Kokoschka Revival di Milano, mentre la regia, la direzione artistica e l’adattamento drammaturgico sono firmate da Ana Shametaj. Le musiche sono scritte da Vincenzo Parisi, mentre le voci sono di Giulia Zaniboni, Laura Zecchini, Sahbā Khalili Amiri, Clara La Licata.

In totale è stato necessario un investimento di oltre 5 milioni di euro che ha permesso di restituire ai cittadini il loro monumento simbolo, custode di memoria e tradizioni, ma anche di ottenere uno spazio aperto alla contaminazione e alla costruzione di nuova comunità. Un luogo che rendendo omaggio al grande poema epico italiano, antesignano del genere fantasy, e al suo autore, è riuscito a tradurre la forza dell’immaginazione nel contenuto artistico del Palazzo di Atlante: un viaggio al di là dello spazio e del tempo, un’esperienza percettiva e sensoriale, ma anche un polo attrattivo “sulla terra”, rinnovato fulcro del centro storico della città.

C’è da giurare che per il Comune di Castelnuovo di Garfagnana il museo rappresenterà non solo la sua storia passata e presente, ma anche il motore di una rivalutazione urbana e territoriale in chiave contemporanea, una scommessa sfidante e futuristica che tuttavia affonda le radici nella propria storia. Il Palazzo di Atlante è già un nuovo, importante biglietto da visita per la città, per il comune e per tutto il territorio circostante, fonte attrattiva per un turismo nazionale e internazionale, e anche una valida case history per qualche altro comune italiano che vuol intraprendere strade contemporanee per valorizzare la propria storia.

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Info

Il Palazzo di Atlante | Museo furioso della Rocca Ariostesca
Dove | Rocca Ariostesca, Castelnuovo di Garfagnana (Lucca)
Orari | Mer-ven dalle 11 alle 16; sab e dom dalle 10 alle 18
Biglietti | Intero 7 euro, ridotto 4 (under 10 – over 70 – convenzionati).
Prenotazioni | Necessaria per l’esperienza “Astolfo sulla Luna”: ingressi ogni 25 minuti
Social | Ig @palazzodiatlante