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Eleonora Giorgi racconta del tumore al pancreas: “Sono fragile, dopo dopo 8 mesi di diagnosi sono presa da momenti di debolezza”

"Non penso di avere dei meriti però parlarne aiuta perché ci sono tantissimi giovani che ne soffrono", ha detto l'attrice ospite di Estate in Diretta

di F. Q.
Eleonora Giorgi racconta del tumore al pancreas: “Sono fragile, dopo dopo 8 mesi di diagnosi sono presa da momenti di debolezza”

Mercoledì 26 giugno, tra gli ospiti di Estate in Diretta, c’era anche Eleonora Giorgi. L’attrice ha parlato della sua carriera, dei film ma anche della malattia: la Giorgi convive da diverso tempo con un tumore al pancreas. Nunzia De Girolamo l’ha accolta dicendo: “Hai questo nuovo look di capelli”, e l’attrice ha risposto: “Eh sai che ho qualche problemino di salute, li vedi meno folti”. Ma la presentatrice ha chiarito dicendo di riferirsi al colore, più biondo.

Eleonora Giorgi ha raccontato: “Dopo 6 mesi di chemio che non cadevano, adesso ho cambiato chemio e pare che potrebbero cadere. Allora ho detto che se devono cadere, devono cadere biondi“. La De Girolamo ha ringraziato l’ospite per parlare in maniera così disinvolta di un argomento così difficile e delicato: “Io ti devo dire grazie, il fatto che una donna così di successo come te, ne parli… Ti dico grazie”. L’attrice ha replicato: “Non c’è grande merito. Io sono cresciuta nelle braccia del pubblico e ancora sono qui dopo 50 anni, come potevo esimermi? Questa dimensione riguarda tante persone, anche molto giovani. Migliaia di persone mi hanno scritto che parlarne è positivo“.

L’attrice ha continuato il suo discorso: “Voglio essere un incoraggiamento. Io sono stata investita da uno tsunami di amore, sono mesi che vivo circondata di un amore che prima c’era ma non era espresso in questa maniera. Adesso mi succede di non pagare il caffè al bar oppure la sarta che mi regala il lavoro fatto. Un insieme di persone che mi fanno spontaneamente doni. La mia vita in comune con le persone è molto dolce. Poi ho visto anche la sanità pubblica dove ho trovato staff di persone pazienti, umane, oltre che competenti. Siamo fiduciosi e siamo nelle mani della scienza”.

Infine ha concluso: “Non penso di avere dei meriti però parlarne aiuta perché ci sono tantissimi giovani che ne soffrono. Se non avessi figli e nipoti, avrei detto pazienza. Però il tumore al pancreas è tremendo e sono anche riuscita a fare l’operazione, ma lui è nel sangue, viaggia, quindi ora altri 3 mesi di chemio per evitare che vada ad attecchire altrove. Adesso sono fragile, dopo 8 mesi di diagnosi, sono presa da momenti di debolezza“.

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