Televisione

Marco Liorni commenta ‘Reazione a catena’ (ora condotto da Pino Insegno): “Ho grande difficoltà a vederlo”. Poi la confessione ‘spirituale’: “Parlo con i morti”

Intervistato dal settimanale “Oggi” il conduttore fa un pensierino anche sul Festival di Sanremo

di Emanuele Corbo
Marco Liorni commenta ‘Reazione a catena’ (ora condotto da Pino Insegno): “Ho grande difficoltà a vederlo”. Poi la confessione ‘spirituale’: “Parlo con i morti”

Dopo diversi anni trascorsi al timone di Reazione a catena, da quest’anno Marco Liorni non è più il volto del gioco estivo di Rai1. Al suo posto c’è Pino Insegno: “Ho grande difficoltà a vederlo. Ho visto qualche fotogramma, ma perché mi trovavo dentro l’ufficio di un direttore della Rai il giorno in cui è tornato in onda” spiega Liorni intervistato dal settimanale Oggi. E ancora: “Sono riuscito a seguire una puntata intera solo l’altra notte, perché non riuscivo a dormire e devo dire che Pino è riuscito a portare il suo stile in un programma che peraltro aveva già fatto”.

Il conduttore però non è di certo rimasto a bocca asciutta nella stagione tv appena conclusa. Come noto è sbarcato a L’eredità, che tornerà in video a novembre. Una promozione che si è rivelata un successo in termini di ascolti. Ne è consapevole lui stesso: “Mi viene in mente il film ‘Un’ottima annata‘. È stato un buon raccolto perché il terreno era già favorevole. Certo, all’inizio un po’ di timore reverenziale c’era pensando ai grandi che lo hanno fatto prima di me”. Chiaro riferimento al compianto Fabrizio Frizzi, ma anche a Carlo Conti e Flavio Insinna, “che all’Eredità ha portato le sue capacità affabulatorie”.

Se si parla di Festival di Sanremo Marco Liorni non si nasconde dietro un dito: “Ogni tanto ci penso a condurlo, e naturalmente mi farebbe piacere” ammette. C’è un però: “Con una consapevolezza, di cui ho parlato tante volte con Amadeus e qualche giorno fa anche con Antonella Clerici: alla fine il cuore di Sanremo è soprattutto la direzione artistica, poi viene il fatto di presentarlo. E io non mi sento ancora all’altezza di essere il direttore artistico di un festival. Ma se mi chiamassero per fare il conduttore, un’idea ben precisa ce l’avrei”.

Al di là del mondo televisivo, a interessare molto il conduttore è la sfera spirituale: “Sono molto aperto in questo senso, mi fido del mio istinto e dei segni che sento arrivare” fa sapere. E rivela: “Dialogo continuamente con persone che non ci sono più, anche della mia famiglia”. Quando però si cerca di sapere qualcosa di più in merito alle esperienze paranormali che dice di aver vissuto arriva un freno: “Non ne parlo” chiosa.

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