Michael Jackson aveva accumulato più di mezzo miliardo di dollari di debiti quando morì nel 2009. Sui giornali statunitensi è apparsa la clamorosa notizia dopo che gli esecutori testamentari del patrimonio del cantante hanno fornito i dettagli completi sulle difficoltà finanziarie con cui il 13 volte vincitore del Grammy era alle prese al momento della sua morte. La documentazione depositata presso la corte superiore della contea di Los Angeles rileva come i “beni più significativi” di Jackson fossero soggetti a più di 500 milioni di dollari di “debiti”, tra “rivendicazioni dei creditori” e “con una parte del debito che maturava interessi a tassi di interesse estremamente elevati e una parte del debito in default”.
Il Re del Pop morì il 25 giugno 2009 all’età di 50 anni, poco prima di iniziare il tour This Is It. Jackson aveva ingerito una dose letale del potente anestetico chirurgico Propofol datogli dal suo medico personale, Conrad Murray. In seguito Murray è stato giudicato colpevole di omicidio colposo e condannato a quattro anni di prigione. Al momento della morte Jackson aveva ben 65 richieste di risarcimento da parte di creditori che successivamente sono state in qualche modo saldate. Secondo il Los Angeles Times, che cita un contabile che si è occupato delle spese della popstar, Jackson spendeva cifre esorbitanti in gioielli, sebbene acquistasse anche opere d’arte, mobili e regali, oltre a viaggiare e donare denaro in beneficenza. I figli Prince, 27 anni; Paris, 25 anni; e Blanket, o Bigi, 22 anni, sempre secondo gli esecutori testamentari, non hanno ricevuto distribuzioni finanziarie dal suo patrimonio a causa di una controversia irrisolta con l’Internal Revenue Service degli Stati Uniti su una dichiarazione dei redditi del 2021 dove Jackson non avrebbe pagato 700 milioni di dollari in più in tasse e sanzioni. Michael Jackson ha venduto più di 400 milioni di dischi in oltre trent’anni di attività.
