La Sprint race di Assen conferma lo stato di assoluto dominio di Pecco Bagnaia: sul circuito olandese il pilota Ducati vola nella gara corta. Prima la pole con il record della pista, poi il primo posto nella Sprint e tutto in poche ore. Ora, l’occasione di vincere nella gara di domani – domenica 30 giugno – per chiudere in bellezza il weekend. E intanto Bagnaia accorcia già su Martin nella classifica generale (-15).
La Ducati che verrà: Bagnaia top, Marquez che combini? Pecco è super, Marquez un po’ meno. La nuova coppia Ducati – per la prossima stagione – sta attraversando due momenti completamente diversi, soprattutto da un punto di vista mentale. Bagnaia ha ritrovato energia e fiducia, il pilota spagnolo cade per la seconda volta ad Assen e, durante la Sprint, è costretto a ritirarsi dopo due giri. Sul podio, insieme al campione del mondo, anche Jorge Martin e Vinales, quarto Bastianini e quinto Di Giannantonio. Paura per Aleix Espargaro sul finale che, proprio a pochi metri dal traguardo, perde il controllo della moto e cade rovinosamente nella ghiaia.
Moto Gp Assen, l’ordine d’arrivo
1. Francesco Bagnaia
2. Jorge Martin
3. Maverick Vinales
4. Enea Bastianini
5. Fabio Di Giannantonio
6. Brad Binder
7. Fabio Quartararo
8. Alex Marquez
9. Franco Morbidelli
10. Pedro Acosta
11. Marco Bezzecchi
12. Miguel Oliveira
13. Jack Miller
14. Joan Mir
15. Augusto Fernandez
16. Johann Zarco
17. Raul Fernandez
18. Takaaki Nakagami
19. Alex Rins
20. Aleix Espargaro
21. Lorenzo Savadori
22. Luca Marini
23. Marc Marquez
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La Redazione
Milano, 1 lug. - (Adnkronos) - “Abbiamo aggiornato il piano industriale seguendo i trend di mercato e l'elemento di novità è la forte spinta verso gli investimenti che ci accompagnerà per tutto il periodo del Pnrr. Nel biennio 2024-2025 arriveremo ad investire 300 milioni di euro, pari a circa quello che di solito investiamo in tre anni. Dovremo quindi fare un grande sforzo, ma siamo molto contenti perché questo ci permetterà di raggiungere obiettivi ambiziosi: essere un'eccellenza nazionale nell’ambito delle perdite idriche, riutilizzare le acque depurate, produrre energia elettrica e trattare i rifiuti attraverso le sinergie con i nostri depuratori. Gruppo Cap, quindi, si conferma un'azienda leader nel settore dell'economia circolare”. Lo ha detto Alessandro Russo, amministratore delegato di Gruppo Cap, a margine dell’evento di presentazione del Piano industriale 2024-2028 e del Piano di Sostenibilità 2023-2033 di Gruppo Cap.
“Il 2022 è stato un anno neutro, perché abbiamo chiuso con un leggero utile, mentre il 2023, invece, è stato un anno fortemente positivo, in quanto abbiamo superato i 100 milioni di euro di Ebitda e abbiamo raggiunto un utile poco sotto i 20 milioni di euro. Questo ci permette di guardare alle sfide del futuro con una grande solidità e capacità di mettere a terra gli investimenti industriali”, conclude Russo.
Milano, 1 lug. - (Adnkronos) - “Quelli presentati oggi sono due piani che guardano al futuro e allo sviluppo della nostra azienda. In questi anni, Gruppo Cap, che si occupa del servizio idrico integrato nella città metropolitana di Milano, è stato colpito, come la quotidianità di tutti noi, dai cambiamenti climatici e in questo senso abbiamo adattato il piano di sostenibilità 2019 e il piano industriale, che aggiorniamo ogni anno, in base a questa prospettiva”. Così Yuri Santagostino, presidente di Gruppo Cap, a margine dell’evento di presentazione del Piano industriale 2024-2028 e del Piano di Sostenibilità 2023-2033 di Gruppo Cap.
“Continua il cambiamento di pelle della nostra azienda. L'obiettivo è quello di non essere più un’utility che si occupa soltanto di acqua - spiega Santagostino - ma che fa sinergia anche con altri settori, come quello dell'ambiente e dell'energia, e avendo come ambito complessivo di sviluppo quello dell'economia circolare”.
Con particolari interventi Gruppo Cap si impegna nella riduzione delle emissioni e anche delle perdite della rete idrica: “Queste sono due delle sfide che abbiamo davanti - prosegue il presidente di Gruppo Cap - grazie al finanziamento del Pnrr di 42 milioni e un investimento complessivo di 96 milioni, ridurremo le perdite idriche da qui al 2026, portandole sotto il 17%, arrivando al 15% entro il 2033. Ci siamo presi un grande impegno anche in termini di decarbonizzazione, con l'obiettivo di ridurre del 42% le emissioni di Scopo 1 e Scopo 2 e del 25% quelle della filiera”, conclude.
Milano, 1 lug. - (Adnkronos) - “Abbiamo aggiornato il piano industriale seguendo i trend di mercato e l'elemento di novità è la forte spinta verso gli investimenti che ci accompagnerà per tutto il periodo del Pnrr. Nel biennio 2024-2025 arriveremo ad investire 300 milioni di euro, pari a circa quello che di solito investiamo in tre anni. Dovremo quindi fare un grande sforzo, ma siamo molto contenti perché questo ci permetterà di raggiungere obiettivi ambiziosi: essere un'eccellenza nazionale nell’ambito delle perdite idriche, riutilizzare le acque depurate, produrre energia elettrica e trattare i rifiuti attraverso le sinergie con i nostri depuratori. Gruppo Cap, quindi, si conferma un'azienda leader nel settore dell'economia circolare”. Lo ha detto Alessandro Russo, amministratore delegato di Gruppo Cap, a margine dell’evento di presentazione del Piano industriale 2024-2028 e del Piano di Sostenibilità 2023-2033 di Gruppo Cap.
“Il 2022 è stato un anno neutro, perché abbiamo chiuso con un leggero utile, mentre il 2023, invece, è stato un anno fortemente positivo, in quanto abbiamo superato i 100 milioni di euro di Ebitda e abbiamo raggiunto un utile poco sotto i 20 milioni di euro. Questo ci permette di guardare alle sfide del futuro con una grande solidità e capacità di mettere a terra gli investimenti industriali”, conclude Russo.
Milano, 1 lug. - (Adnkronos) - “Quelli presentati oggi sono due piani che guardano al futuro e allo sviluppo della nostra azienda. In questi anni, Gruppo Cap, che si occupa del servizio idrico integrato nella città metropolitana di Milano, è stato colpito, come la quotidianità di tutti noi, dai cambiamenti climatici e in questo senso abbiamo adattato il piano di sostenibilità 2019 e il piano industriale, che aggiorniamo ogni anno, in base a questa prospettiva”. Così Yuri Santagostino, presidente di Gruppo Cap, a margine dell’evento di presentazione del Piano industriale 2024-2028 e del Piano di Sostenibilità 2023-2033 di Gruppo Cap.
“Continua il cambiamento di pelle della nostra azienda. L'obiettivo è quello di non essere più un’utility che si occupa soltanto di acqua - spiega Santagostino - ma che fa sinergia anche con altri settori, come quello dell'ambiente e dell'energia, e avendo come ambito complessivo di sviluppo quello dell'economia circolare”.
Con particolari interventi Gruppo Cap si impegna nella riduzione delle emissioni e anche delle perdite della rete idrica: “Queste sono due delle sfide che abbiamo davanti - prosegue il presidente di Gruppo Cap - grazie al finanziamento del Pnrr di 42 milioni e un investimento complessivo di 96 milioni, ridurremo le perdite idriche da qui al 2026, portandole sotto il 17%, arrivando al 15% entro il 2033. Ci siamo presi un grande impegno anche in termini di decarbonizzazione, con l'obiettivo di ridurre del 42% le emissioni di Scopo 1 e Scopo 2 e del 25% quelle della filiera”, conclude.
Milano, 1 lug. - (Adnkronos) - “Il 2023 è stato un anno molto importante per Cap Evolution. Stiamo infatti mettendo a terra una serie di grandi progetti: il primo è quello di creare a Rozzano un grande impianto per il trattamento dei rifiuti liquidi urbani che, insieme a Canegrate e a San Giuliano Milanese, renderà possibile smaltire oltre 150mila tonnellate di rifiuti liquidi, trasformando ciò che è un rifiuto in gas e calore, chiudendo il cerchio dell’economia circolare”. Sono le parole del direttore generale di Cap Evolution, Michele Falcone, a margine dell’evento di presentazione del Piano industriale 2024-2028 e del Piano di Sostenibilità 2023-2033 di Gruppo Cap.
“Stiamo andando avanti con progetti sul fotovoltaico, promuovendo le Cer (comunità energetiche rinnovabili), per arrivare al 2030 con oltre il 50% dell'energia necessaria a Gruppo Cap autoprodotta - spiega Falcone - Stiamo portando avanti il progetto di Sesto San Giovanni, dove non solo oggi è funzionante un impianto per lo smaltimento della forsu (frazione organica rifiuto solido urbano), ma proprio oggi è iniziato il progetto per l'impianto fanghi, che permetterà di termovalorizzare 65mila tonnellate di fanghi e trasformarne 20mila tonnellate in fertilizzanti”.
“Stiamo andando avanti con il progetto di Neotalia, con un piano industriale approvato di oltre 112 milioni di euro, che permetterà a un vecchio inceneritore di diventare un moderno termovalorizzatore che produrrà energia e calore, recupererà le ceneri e le scorie e le trasformerà in materia prima seconda”, conclude.
Milano, 1 lug. - (Adnkronos) - “Il 2023 è stato un anno molto importante per Cap Evolution. Stiamo infatti mettendo a terra una serie di grandi progetti: il primo è quello di creare a Rozzano un grande impianto per il trattamento dei rifiuti liquidi urbani che, insieme a Canegrate e a San Giuliano Milanese, renderà possibile smaltire oltre 150mila tonnellate di rifiuti liquidi, trasformando ciò che è un rifiuto in gas e calore, chiudendo il cerchio dell’economia circolare”. Sono le parole del direttore generale di Cap Evolution, Michele Falcone, a margine dell’evento di presentazione del Piano industriale 2024-2028 e del Piano di Sostenibilità 2023-2033 di Gruppo Cap.
“Stiamo andando avanti con progetti sul fotovoltaico, promuovendo le Cer (comunità energetiche rinnovabili), per arrivare al 2030 con oltre il 50% dell'energia necessaria a Gruppo Cap autoprodotta - spiega Falcone - Stiamo portando avanti il progetto di Sesto San Giovanni, dove non solo oggi è funzionante un impianto per lo smaltimento della forsu (frazione organica rifiuto solido urbano), ma proprio oggi è iniziato il progetto per l'impianto fanghi, che permetterà di termovalorizzare 65mila tonnellate di fanghi e trasformarne 20mila tonnellate in fertilizzanti”.
“Stiamo andando avanti con il progetto di Neotalia, con un piano industriale approvato di oltre 112 milioni di euro, che permetterà a un vecchio inceneritore di diventare un moderno termovalorizzatore che produrrà energia e calore, recupererà le ceneri e le scorie e le trasformerà in materia prima seconda”, conclude.
Roma, 1 lug (Adnkronos) - "Il giro di vite repressivo invocato dal presidente Zaia è inutile nel contrasto del terribile fenomeno delle baby gang. Non c’è altro modo se non quello di lavorare sulla prevenzione con politiche sociali sostenute da adeguati finanziamenti e risorse umane formate". Lo dice Luana Zanella, capogruppo Avs alla Camera.
"Le nuove forme di criminalità giovanile non temono tanto il carcere, dobbiamo temere, invece, carceri piene di ragazzini che spesso continueranno a delinquere. Zaia sa bene tutto questo ma non riesce a evitare i toni della propaganda", aggiunge Zanella.
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