Margherita Salvucci è morta durante una vacanza in Portogallo che lei e la sua famiglia aspettavano di godersi da tempo. Voleva farsi scattare una foto ricordo, così si è messa in piedi su uno scoglio, in un’isola dell’arcipelago di Madeira. Un’onda l’ha colpita e scaraventata in mare, facendole battere la testa sugli scogli. Ad assistere alla scena, un vigile del fuoco toscano che si è subito buttato in acqua nel tentativo di soccorrerla. L’ha portata sulla riva, in attesa dei soccorsi e del trasporto in ospedale ma non c’è stato niente da fare. La 28enne è morta la mattina successiva, il 28 giugno, in ospedale. Insieme a lei, in quel tragico momento, c’era tutta la sua famiglia, il papà Piergiovanni, ex sindaco di Colmurano (Macerata), la mamma Ornella Formica e la sorella.

Margherita Salvucci si era trasferita a Padova dove aveva iniziato la sua attività da psiachiatra, dopo la laurea. E il suo relatore, Fabio Samabataro, ha voluto ricordarla così: “Era una delle studentesse più curiose e interessate alla materia che mi fosse mai capitato di incontrare, di quelle passioni che non rimangono indifferenti e che ravvivano la materia di stimoli sempre nuovi. Ho avuto la fortuna di poterla seguire in tutti gli anni di studio, fino al conseguimento laurea magistrale, che Margherita ha ottenuto con il massimo dei voti. Avevamo già concordato un suo periodo di ricerca all’università di Ottawa, in Canada, e lei ne era ovviamente entusiasta. Aveva lavorato duramente e continuava a farlo ogni giorno per guadagnarsi tutti i traguardi che poi inevitabilmente raggiungeva. La sua era una curiosità senza fine, una spinta propulsiva a comprendere la mente umana e offrire il suo aiuto. Sarebbe stata un medico meraviglioso”. Anche il sindato di Colmurano, Mirko Mari, ha voluto scrivere parole di ricordo e di supporto per la famiglia: “Tutta la comunità si stringe al dolore della famiglia. Un dolore che non riusciamo neanche a descrivere”.

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